La multinazionale SoftBank ha acquistato Graphcore, produttore di chip per l’intelligenza artificiale britannico, a un prezzo non noto. Quello che un tempo ero considerato un rivale di Nvidia ha faticato ad assicurarsi gli investimenti necessari per competere con il colosso dei chip. Valutata 2,77 miliardi di dollari alla fine del 2020, Graphcore, dopo aver ridotto il suo organico di un quinto e aver chiuso le attività in Norvegia, Giappone e Corea del Sud, aveva bisogno di liquidità.
Leggi anche: AI o reale? Tutto su Miss Merkel, la serie tv che fa impazzire i social
L’accordo tra SoftBank e Graphcore
Il co-fondatore e CEO Nigel Toon ha affermato che l’accordo con SoftBank avrebbe fornito a Graphcore le risorse necessarie per competere a livello globale, ma ha ammesso che l’azienda ha incontrato delle difficoltà. «Ciò che ci ha sorpreso è stata la velocità con cui è decollato e la portata del fenomeno – ha affermato Toon – Graphcore, in quanto azienda di dimensioni modeste rispetto a quelle con cui siamo in competizione, è effettivamente riuscita a competere alla pari e a creare una tecnologia di livello mondiale», e ha continuato: «Si tratta di un’enorme opportunità, ma ci sono ancora molti aspetti strutturali da sistemare. Se si guarda da dove provengono i nostri soldi, una parte proviene dal Regno Unito, ma la maggior parte da altre regioni. Questa è la realtà, ed è questo il pezzo che dovremo sistemare, andando avanti».