Terza tappa del nostro viaggio tra le realtà che ci aiutano a non fare mai mancare mancare niente a Fido e a Felix. Focus sul pet food: il mercato vale, a livello globale, 72 miliardi ed è in continua crescita. Si stima arriverà a 94 miliardi nel 2027. Ma con la crisi l’Enpa propone di ridurre l’Iva
Terza puntata della nostra rubrica Startup 4 Pets: nuovo viaggio alla ricerca delle realtà italiane che si occupano di food per i nostri amici a quattro zampe. Dalle più conosciute catene come Arcaplanet alle PMI che offrono prodotti di qualità per occuparsi al meglio degli animali, il pet food è un settore che ha risentito dell’inflazione e della crisi economica. Secondo l’indice dei prezzi al consumo di gennaio, il costo del cibo per animali domestici è aumentato del 15% rispetto al 2022 e i relativi prodotti del 12%. Un incremento che implica un cambio di abitudini da parte dei proprietari, i quali, spesso, sono loro stessi a preparare il pasto per il proprio animale. Se il cibo secco è, di solito, il più economico, l’acquisto all’ingrosso potrebbe ridurre i costi mensili e il cambio di marca potrebbe far risparmiare circa 80 dollari all’anno per un cane di taglia media e 100 per un gatto, secondo una serie di stime condotte nel Regno Unito.
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L’inflazione azzanna il pet food
Nonostante l’inflazione e la crisi economica abbiano inciso sui costi del pet food, il mercato vale, a livello globale, 72 miliardi, con stime che prevedono il raggiungimento dei 94 miliardi di dollari nel 2027 secondo il Pet Food Global Market Report. Un sondaggio tra i proprietari commissionato da Dogs Trust nell’ottobre 2022 ha rivelato che quasi un quarto (23%), però, ammette che l’aumento del costo del cibo per cani è la più grande preoccupazione in termini di cura del proprio animale. Una preoccupazione su cui era intervenuto lo stesso Enpa, l’ente nazionale di protezione degli animali, che lo scorso ottobre aveva proposto di ridurre l’Iva al 10% su interventi veterinari e alimenti per animali domestici. «Si tratta di una storica battaglia dell’Enpa che portiamo avanti da tanti anni ma che adesso, tra aumenti di energia, carburante e inflazione è ricaduta su tutti i settori e non è un obiettivo rimandabile – ha affermato Carla Rocchi, Presidente nazionale di Enpa – Sono sempre di più le famiglie che si rivolgono alla nostra associazione perché non riescono a sostenere i costi onerosi di interventi veterinari e del cibo per i propri pet. Questa riduzione dei costi potrebbe fare una grande differenza».
A fronte di questo scenario al momento poco ottimistico, ci sono alcune startup che, o tramite servizi in abbonamento oppure su richiesta, si occupano di pet food calibrato sulle esigenze del singolo animale, al fine non solo di garantirgli una dieta equilibrata ma anche di non sprecare cibo. C’è chi si occupa direttamente della produzione e della spedizione a domicilio di cibo personalizzato pensato sulle necessità del singolo, come Dog Heroes, oppure chi, in logica B2B, fornisce cibo e kit necessari per l’animale che viaggia, come nel caso di Food for dogs.
Come funziona Dog Heroes
«Dog Heroes è nata nel 2019 con l’obiettivo di stravolgere l’alimentazione canina offrendo un servizio di pet food personalizzato sulle singole esigenze dell’animale – afferma Pierluigi Consolandi, cofounder di Dog Heroes assieme a Marco Laganà – In un primo momento, il proprietario registra una serie di dati che riguardano l’animale sul sito: sono informazioni che ci consentono di raccogliere e definire il fabbisogno calorico individuale. Successivamente, consigliamo un pasto giornaliero commisurato in base alla singola esigenza. Il cibo è basato su un tipo di alimentazione casalinga con cottura naturale a bassa temperatura».
Il pasto, spedito a domicilio, viene abbattuto e surgelato e si conserva massimo per 9 mesi. «Tramite il nostro sito offriamo un servizio in abbonamento – spiega il cofounder – Noi crediamo molto nelle diete e nel cambiamento alimentare per mantenere un regime costante nel tempo e combattere l’obesità che, ad oggi, affligge una grande percentuale di animali». Sul sito sono disponibili da 4 a 6 ricette; in base a quella selezionata e alla frequenza di consegna viene stabilito il prezzo. «Per fare un esempio, uno dei parametri essenziali da prendere in considerazione per consigliare una dose giornaliera di cibo è capire se l’animale è stato sterilizzato o meno – spiega Pierluigi – Al momento, stiamo lavorando anche per arrivare a sempre più persone e per migliorare l’offerta». Il cibo lo produce la stessa Dog Heroes all’interno dello stabilimento di Settimo Milanese. «Abbiamo sviluppato una serie di competenze interne e investiamo per migliorare il servizio – conclude il cofounder – Oggi siamo un team di 15 persone e vendiamo i nostri prodotti anche tramite le catene tradizionali di pet food». E per quanto riguarda i prezzi, le tariffe variano in base al grado di personalizzazione degli alimenti sulle necessità dell’animale e sulle preferenze di ingredienti. Si parte da una base di 1,20 – 1,65 euro al giorno per i cani di piccola taglia, fino ai costi base per i cani di taglia grande che si trovano nella fascia tra i 3,10 e 5,50 euro.
Food for dogs, cosa fa la startup
Dedicato a chi viaggia in compagnia del proprio animale, Food For Dogs propone prodotti e servizi per un’accoglienza pet friendly a strutture ricettive e ristoranti con lo scopo di semplificare e rendere piacevole l’esperienza della vacanza con l’amico a quattro zampe. «Oltre a fornire un kit cortesia all’interno della struttura ricettiva che ospiterà il nostro amico peloso, abbiamo messo a punto delle doggy lunch box per nutrire il cane in modo comodo e sano anche fuori casa», spiega Sara Merighi, CEO di Food for dogs. La scatola diventa una comoda ciotola che può anche contenere l’acqua.
«L’hamburger contenuto nella doggy lunch box è composto da carne monoproteica al 70% e verdure, e non contiene conservanti artificiali né coloranti. E’ pastorizzato e sotto vuoto e non ha bisogno di cottura nè di frigo: una volta aperto lo si può tranquillamente consumare», racconta Sara. Il servizio, attivo in tutta Italia e in 15 hotel all’estero, è nato da un’esigenza che la CEO sentiva molto vicina. «Mi trovavo in viaggio con il mio cane quando ho pensato: quanto sarebbe bello non dovere, ogni volta, portarsi dietro tutte le cose necessarie al sostentamento del mio animale – racconta la CEO – La mia socia, che all’inizio mi ridicolizzava, ha poi iniziato a crederci sul serio e così è nata Food for dogs. Inizialmente abbiamo proposto il servizio in vari ristoranti milanesi, poi ci siamo lanciate anche nelle strutture ricettive». Dopo l’arrivo in hotel o in ristorante, il proprietario avrà a disposizione una scelta di menù per il proprio pet con hamburger di prima qualità. E per l’animale che alloggia in albergo sono disponibili anche kit di cortesia personalizzati con burro-cacao per zampe e naso, essenze profumate e shampoo plastic free. Un servizio completo per non far mancare proprio niente al proprio animale, neanche in vacanza.