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L’intervista a Marco Pietrucci, Head of Innovation del Gruppo
Nella sua mission di azienda che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, Terna ha come obiettivo lo sviluppo e la sicurezza di un asset strategico fondamentale per l’intero Paese. Non esistono troppi termini di paragone tra una corporate del genere e altre realtà che operano sul mercato da decenni. «Terna opera in un regime di monopolio naturale per il settore della trasmissione elettrica in Italia e, a livello globale, di aziende così se ne contano circa un centinaio: per gestire un sistema energetico che sta evolvendo velocemente ed è sempre più complesso, dobbiamo necessariamente focalizzarci su sfide imponenti che richiedono un effort tecnologico senza pari. Ecco perché abbiamo bisogno di nuove soluzioni e strumenti rapidi, veloci, da scalare». Marco Pietrucci, Head of Innovation di Terna, ha presentato così a StartupItalia il progetto Startup Procurement, con il quale l’azienda punta a chiamare a raccolta tutte le startup attive in cluster tecnologici ben precisi. «È un percorso che consente di collaborare agilmente con startup e PMI dinamiche e innovative».
Terna e le startup
Il percorso standard per avviare una collaborazione con Terna richiederebbe tempo, risorse e sforzi che un’azienda giovane, magari con un prototipo validato e un aumento di capitale già chiuso, non potrebbe permettersi. «Ci rendiamo conto che occorrono nuovi strumenti per avviare collaborazioni in tempi brevi», ha commentato Pietrucci. «Spesso le grandi corporate riescono a rapportarsi bene con PMI e startup fino allo sviluppo di proof of concept basilari. Entrambe possono dirsi soddisfatte dei risultati raggiunti, ma quando è tempo di scalare e stabilire una vera partnership le cose si complicano».
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Come candidarsi
Con Startup Procurement Terna offre un iter rapido di qualificazione. Per candidarsi una startup o PMI innovativa deve avere almeno uno dei seguenti requisiti: round di investimento alle spalle, proof of concept e sperimentazioni concluse, brevetto o domanda di brevetto depositata. «Se Terna ha una necessità specifica da soddisfare, allora attiva una gara all’interno di comparti qualificati formati da sole realtà innovative. Questo consente di arrivare in tempi rapidi a una collaborazione proficua che va ben oltre il proof of concept, contemplando da subito l’intero sviluppo e l’industrializzazione della soluzione. Con questo processo,le startup competono tra startup». Al momento si possono candidare a Startup Procurement soltanto aziende italiane, ma l’obiettivo futuro è aprirsi anche agli hub internazionali.
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I cluster dell’innovazione
Se andiamo poi a guardare i quattro cluster su cui Terna intende concentrare l’attività di innovazione questi sono il “Digital”, per far fronte alla crescente necessità di tecnologie digitali per soluzioni intelligenti di gestione dell’energia e della potenza; “Advanced Materials”, perché ridurre l’impatto sull’ambiente richiede materiali eco-compatibili, innovativi e sostenibili; “Energy Tech”, per individuare le tecnologie più efficienti e green che guidano l’evoluzione del mercato energetico; e infine “Robotics”, dal momento che l’automazione sempre più spinta consentirà di effettuare in sicurezza e affidabilità diverse attività operative.
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«Al momento – ha concluso Pietrucci – il nostro obiettivo è riempire i cluster con potenziali aziende partner e successivamente, di fronte a soluzioni innovative, daremo il via a gare celeri. Quello che vogliamo innescare è un cambiamento culturale: occorre dialogare con le startup in un modo più facile, mettendosi dalla loro parte. La nostra è un’operazione per trovare soluzioni alle sfide della transizione energetica, di cui Terna è regista e abilitatore: nel Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” da circa 9 miliardi di euro, l’azienda ha previsto di investire più di 900 milioni nelle nuove tecnologie a servizio della rete».