La startup italiana Live Vote propone una soluzione per evitare spostamenti inutili
Addio alle odiose assemblee di condominio in presenza: il futuro è il voto da casa. Tutto nasce, come spessa capita di questi tempi, da un’intuizione avuta in pandemia. Gli strascichi del Covid sono ancora ben evidenti: per uscire nel 2022 serve una buona ragione. Anche perché, squarciato il velo della consapevolezza, nessuno è disposto a ignorare i costi in termini economici e di tempo degli spostamenti che si potrebbero evitare.
Ma se per le chiamate coi colleghi può bastare Zoom, per prendere decisioni – cioè per votare alle assemblee, che siano quelle di palazzo o il cda di un’azienda – le procedure sono decisamente più complesse: è necessario identificare i votanti e rispettare procedure rigide a garanzia della sicurezza.
La soluzione la propone la startup italiana Live Forum con Live Vote, piattaforma che promette di rendere obsolete le vecchie procedure: per esprimere il proprio parere, afferma l’aziensa, oggi basta il classico clic.
“Le assemblee di condominio non sono consessi ambìti: ci si va per dovere, e se si ha la possibilità di restare a casa le si evita volentieri” dice a StartupItalia Roberto Silva Coronel, amministratore delegato. “Stiamo andando verso una rimodulazione degli eventi, il 30% in presenza e il 70% in video”.
Identificazione tramite SPID
L’identificazione del partecipante sulla piattaforma avviene tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Ma veniamo alla questione più importante: il voto espresso con questa modalità ha valore legale? “Possiamo affermare di avere gli strumenti per dimostrare la correttezza della votazione con i file di log e la marcatura temporale in caso di problemi” afferma Coronel.
Recentemente, spiega l’azienda, LiveVote è stata utilizzato dall’Ordine delle Professioni infermieristiche di Brescia, che conta ottomila iscritti, per ospitare le assemblee con votazioni online di utenti collegati da remoto, e presto verrà adottata anche dall’Ordine di Milano.
“L’accesso a LiveVote è riservato ai soli partecipanti accreditati che, grazie all’implementazione di un sistema di Single Sign-On sviluppato ad hoc per il cliente – aggiunge l’ad – hanno potuto effettuare l’autenticazione alla piattaforma utilizzando le stesse credenziali utilizzate dagli iscritti nell’area riservata del sito dell’Ordine”.
Le funzionalità
LiveVote mette a disposizione un’agenda per consultare l’ordine del giorno, i membri del consiglio direttivo, i documenti e gli eventuali candidati. È disponibile un sistema di registro presenze puntuale, che certifica le soglie minime per la validità dell’assemblea e il quorum per le votazioni.
I partecipanti possono, inoltre, visualizzare i relatori in video (anche da postazioni remote), e possono intervenire in diretta video e tramite chat pubblica con domande, commenti e considerazioni. Il voto si può esprimere attraverso varie modalità (voto singolo, voto multiplo con deleghe, voto pesato e voto segreto) e con conferma di registrazione. I risultati delle votazioni vengono raccolti e messi a disposizione dei soggetti autorizzati, dal presidente dell’assemblea al notaio passando, ovviamente, per gli organi di controllo.
Il risparmio per gli organizzatori
Un’altra leva di marketing, afferma Coronel, è il risparmio per gli organizzatori, che, attualmente, per garantire un posto per tutti, hanno la necessità di affittare spazi molto ampi. Il problema è che a presentarsi sono pochi, con la gran parte delle sedie che restano vuote. “Normalmente il 70% degli aventi diritto rimane a casa. Abbiamo calcolato, quindi, che con il voto elettronico il risparmio è sostanzioso già per eventi da duecento persone, e cresce con l’aumentare dei partecipanti. Con Live Vote il costo per partecipante è di circa cinque euro: per gli eventi fisici, invece, non scende mai sotto i quindici euro” dice il manager.
Il modello di business è quello del servizio in abbonamento. “Ci rivolgiamo a una platea nazionale di oltre 364mila organismi tra società quotate, ordini professionali, associazioni di categoria e onlus” conclude Coronel.