Lo scorso anno gli investimenti globali in tecnologie finanziarie hanno raggiunto quota 12,21 miliardi di dollari. Un mare di soldi, che non bagnano solo Usa e Europa. Ci sono mercati emergenti di cui pochi raccontano e che invece con la loro vivacità stanno divenendo l’ecosistema ideale per molte startup fintech, che sono pronte a scalare in tutto il mondo. Una di queste è Clip, la startup messicana specializzata in pagamenti mobili che ha comunicato di aver chiuso un round di investimento di serie A di 8 milioni di dollari. Una cifra tra le più alte in assoluto per un ecosistema così piccolo.
Cosa vuole American Express da Clip
La startup ha sede a Città del Messico, dove mira a fidelizzare con i propri servizi 11 milioni di imprese, ma gli sviluppatori e gli ingegneri stanno tutti a Menlo Park, in California. Ed è al Messico che guarda con molto interesse American Express, che punta su Clip per far crescere i propri numeri: in un paese dove girano oltre 30 milioni di carte di credito e bancomat, Amex ne conta appena 3 milioni.
I founders sono 2 ex PayPal
Lanciata nel 2013 da due ex dipendenti di PayPal, Adolfo Babatz e Vilash Poovala, Clip mira ad essere l’equivalente messicano di Square, la startup nata dalla mente del papà di twitter, Jack Dorsey. Anche Clip, come Square, iZettle e altri consiste in un microPos, ovvero piccolo dispositivo di pagamento mobile che permette ai piccoli commercianti di accettare pagamenti con le carte di credito, bancomat e online.
Chi ha messo gli 8 milioni
Il round da 8 milioni è stato guidato dalla società di venture capital messicana Alta Ventures, con la partecipazione di Amex Ventures, Sierra Ventures, Endeavor Catalyst.
Aldo V. Pecora
@aldopecora