Oggi 491.224 studenti hanno svolto la prima prova. Le tracce proposte sono state senza dubbio un omaggio alla creatività
Quasi scontati. Attuali. Intriganti. Se fossi stato un insegnante delle scuole secondarie superiori non avrei avuto alcun dubbio a suggerire ai ragazzi la possibile traccia sull’Europa e sulla prima guerra mondiale visto la ricorrenza del centenario del grande conflitto che ha segnato la storia. Così com’era facile prevedere che non sarebbe mancata una proposta sulla tecnologia nella prima prova della maturità 2014. Una sorpresa invece il ritorno di Salvatore Quasimodo e l’idea di sottoporre ai ragazzi una frase di Renzo Piano, sperando che qualcuno abbia spiegato loro chi è l’architetto.
Intrigante per quanto riguarda la maturità in ambito socio–economico il tema sulle nuove responsabilità che la politica e la società hanno sulla terra e sull’ambiente. Se fossi stato uno studente, invece, son certo che avrei affrontato la prova sul dono emersa per il saggio artistico –letterario.
Siamo davanti ad una maturità che mette sicuramente i 491.224 studenti (fonte MIUR) che oggi hanno affrontanto l’esame di fronte all’attualità. Un richiamo a non essere fuori dal mondo, alla necessità di ripensare all’Europa, all’importanza della memoria non come ricordo del passato ma seme per il futuro. “L’uomo delle tracce”, come si è definito nei giorni scorsi su @MiurSocial, ha fatto scegliere dei temi che hanno costretto i ragazzi a fare i conti con la cronaca, imparando a guardare al domani. Chi ogni giorno ha aperto il quotidiano in classe con i propri insegnanti, magari commentando gli articoli dei mesi scorsi sull’Europa o gli approfondimenti sulla prima guerra mondiale o ancora i numerosi dibattiti che vi sono sulla tecnologia e il ritardo digitale italiano, non avrà certo difficoltà stamattina a riempire, facendo un buon tema, il foglio protocollo.
L’uomo delle tracce parla ai #quasimaturi “siate sereni e, soprattutto, non copiate” #maturita2014 https://t.co/8KpmtKjxeI
— Miur Social (@MiurSocial) 17 Giugno 2014
Da sottolineare anche l’importanza e il coraggio di far riflettere i nostri ragazzi sul tema del dono proprio in un momento di crisi. Non solo. Gli spunti proposti per questa traccia dal Ministero sono significativi e interessanti: dall’intervento del priore di Bose, Enzo Bianchi, sul “Dono senza reciprocità” al testo di Marco Aime e Anna Cossetta sul “Dono al tempo di internet”.
Intrigante lo spunto di Renzo Piano:
“Siamo un paese straordinario ma fragile. E’ fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha spesso tempo e denaro per fare manutenzione. Ma sono proprio le periferie le città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità dei nostri figli. C’è bisogno di una grossa opera di rammendo e ci vogliono delle idee”.
Un omaggio alla creatività ma anche un’occasione per i tanti giovani che vivono ai margini dell’Urbe. Penso ai maturandi dello Zen di Palermo, di Scampia a Napoli ma anche a chi vive nelle periferie delle nostre valli e pianure: stamattina hanno avuto sicuramente l’opportunità di dire la loro. Di esserci.
Forse qualche docente si sentirà fuori dal coro. Qualcuno avrà suggerito di prepararsi su altri temi e riterrà queste tracce semplicistiche, lontane dal programma svolto. Ma non è così. E a quanto pare i temi di quest’anno son piaciuti anche alle community di studenti che su Twitter hanno commentato positivamente le proposte del Ministero. Ora vediamo che uscirà dalla penna dei nostri ragazzi.