Hanno proclamato uno sciopero di otto ore domani, giovedì 17 ottobre, i 100 dipendenti milanesi della Ubisoft, colosso francese dei videogiochi in crisi da tempo. Secondo gli ultimi dati, le azioni dell’azienda sono crollate in Borsa del 60% in un anno. Ma quale è il motivo che adesso spinge i dipendenti a scioperare?
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Quali sono le ragioni dello sciopero?
La decisione da parte dell’azienda di stravolgere le regole dello smartworking, cambiamento che è già stato causa di tre giorni di sciopero in Francia, adesso accusa il contraccolpo anche in Italia. La società, che conta 18mila dipendenti, ha annunciato che dal 2025 sviluppatori, grafici e creativi saranno obbligati a recarsi in ufficio tre volte a settimana, ogni settimane. Un cambiamento significativo rispetto all’attuale sistema, che consente ai dipendenti di distribuire i loro giorni di presenza (due per settimane) in ufficio su un periodo più concentrato, permettendo loro di lavorare in modalità smart per la maggior parte del mese. Si tratta di una scelta che mette a repentaglio alcuni contratti dei lavoratori, per esempio quelli di chi ha sottoscritto un accordo individuale per cui può lavorare da remoto per il 90% del tempo e vive fuori dal capoluogo lombardo.
Una scelta unilaterale di Ubisoft
La decisione è stata presa unilateralmente da Ubisoft perché non c’era alcun accordo sindacale sullo smartworking. «Lavoratori e lavoratrici hanno stretto accordi individuali – ha spiegato Andrea Rosafalco di Fiom a MilanoToday – Se ci fosse stata una contrattazione collettiva l’azienda non avrebbe potuto decidere in autonomia, ma avrebbe dovuto interpellare i sindacati sulla rimodulazione dell’accordo».