Ventive, società made in Italy che investe e offre consulenza per la crescita delle startup, chiude un round di finanziamento da 10 milioni di euro, arrivando così a una valutazione post-money di 30 milioni. L’operazione segna una svolta nel panorama tech italiano: per la prima volta, fondi internazionali di primo piano investono cifre così significative in una realtà italiana del venture capital, riconoscendo il valore e l’eccellenza del modello italiano nell’innovazione. Fondata nel 2019 da Roberto Sfoglietta, Ventive, negli ultimi 36 mesi, ha investito oltre 30 milioni di euro, costruendo un portafoglio con oltre 70 partecipazioni, analizzando più 5.000 startup e seguendo più di 500 realtà imprenditoriali. Oggi conta oltre 200 investitori e ha realizzato più di 35 operazioni di successo.
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Il round di Ventive
Il round appena chiuso rappresenta uno dei più significativi investimenti dell’anno nel panorama del venture capital italiano. Hanno partecipato all’operazione Vanguard Legacy Capital (fondo di Private Equity internazionale), Redstone (fondo tedesco di Venture Capital strategico per l’internazionalizzazione), KON (società specializzata in M&A), il multi-family office guidato da Lorenzo Guidotti e FundX, veicolo di investimento dell’imprenditore Fabio Nalucci. «Un’operazione resa possibile dal lavoro di tutto il team di Ventive, quando abbiamo iniziato questo viaggio – commenta Sfoglietta – mai avremmo potuto immaginare di concludere un aumento di capitale di queste dimensioni con player internazionali. Oggi perseguiamo un unico obiettivo: dare vita al più grande player internazionale di venture capital italiano».
Grazie a questo aumento di capitale, Ventive accelera il progetto di internazionalizzazione con l’apertura di una sede a Londra. «Il nostro obiettivo – spiega ancora Roberto Sfoglietta, founder e CEO – è quello di diventare il principale player italiano capace di fare da sponda tra Italia e il panorama del venture capital europeo attraendo investitori esteri verso le startup italiane e supportando le realtà imprenditoriali del nostro Paese nell’accesso a capitali e opportunità internazionali». Non solo internazionalizzazione però, grazie alla nuova iniezione di capitali, l’azienda continuerà a rafforzare la sua struttura interna con nuove business unit verticali dedicate a recruiting, servizi Tech/IT, marketing e business development.