La startup spagnola della second hand economy è stata valutata 771 milioni
Wallapop, una delle piattaforma leader della cosiddetta second hand economy, ha annunciato l’ampliamento del suo round Serie G con 81 milioni di euro. La valutazione della startup spagnola, fondata a Barcellona nel 2013, si è alzata a 771 milioni di euro. A guidare l’operazione sono stati Korelya Capital, fondo di venture europeo late-stage, e NAVER, azienda coreana, le stesse realtà che avevano partecipato all’apertura del round Serie G nel febbraio 2021, con una prima tranche da 157 milioni di euro.
«Negli ultimi anni, gli sforzi di espansione di Wallapop hanno favorito lo sviluppo di un modello di consumo più sostenibile e consapevole – ha commentato Rob Cassedy, Ceo di Wallapop -. Siamo concentrati nel guidare la rivoluzione del riuso nell’Europa meridionale». Di Wallapop ci eravamo occupati intervistando Giuseppe Montana, Head of International, che ci aveva spiegato il modello di business della startup della second hand economy.
Nel 2022 Wallapop è sbarcata in Italia, divenendo una delle app più scaricate con oltre 2.4 milioni di download. Inoltre, da gennaio a luglio l’apertura alla vendita e all’acquisto in entrambe le direzioni tra Italia e Spagna ha generato un aumento del 600% dei movimenti tra i due paesi. Anche TechCrunch ha rilanciato la notizia dell’aumento di capitale, sottolineando un aspetto interessante che inquadra un fenomeno a quanto pare crescente in questo periodo di crisi economica e incertezza, dalle Big Tech in giù.
L’estensione del round Serie G con un’iniezione di 81 milioni di euro in Wallapop si configura come un inside round, vale a dire come un round al quale hanno partecipato attori che già finanziavano la società. Affidarsi a soci noti sembra essere una strada privilegiata per raccogliere capitali di questi tempi.