Digitalizzare l’artigianato italiano: nasce We Make Market, la piattaforma che racconta il Made in Italy. Ad oggi ci sono 48 artigiani iscritti con 850 prodotti in vendita sul sito
La cura del dettaglio, la sapienza manifatturiera e la tipica creatività del genio italiano sono solo alcuni degli elementi che hanno portato l’artigianato Made in Italy ad essere un vero e proprio punto di riferimento a livello globale.
Il lavoro di artigiani e artigiane continua a presenziare sul mercato nazionale, cercando di inserirsi all’interno di un panorama sempre più digitalizzato e iperconnesso. Tra e-commerce e marketplace, l’artigianato sta ancora cercando il proprio posto nell’evoluzione del mercato.
E se si pensa al fatto che su circa 1 milione e 500 mila artigiani in Italia, solamente il 12% di loro è presente sul web, è chiaro che la digitalizzazione sia un elemento chiave ancora da incrementare per garantire un futuro alle piccole botteghe.
Essere competitivi sul mercato, quindi, senza rinunciare alla storicità del lavoro artigianale e sfruttando tutte le opportunità che il digitale può fornire sembrerebbe essere il prossimo passo per un artigianato che non vuole retrocedere.
Unire la vecchia scuola al nuovo mondo digitale: nasce We Make Market
Ed è proprio da questo presupposto che nasce nel 2020, We Make Market, la piattaforma e-commerce che punta a far riscoprire agli utenti digitali la bellezza e la vera essenza dell’artigianato italiano.
L’idea parte dagli stand del Cargo Market di Genova: fermo dal 2020 a causa della pandemia, due giovani organizzatori del mercato, Alberto Lacagnina e Alberto Ansaldo, decidono di creare una piattaforma e-commerce interamente dedicata all’eccellenza dell’artigianato italiano. Con il supporto di soci di alto profilo finanziario tra cui l’imprenditore Enrico Pandian e Ugo Parodi Giusino, We Make Market si presenta come il marketplace dove non solo gli utenti entrano in contatto con piccole botteghe dove comprare prodotti di qualità ma anche come luogo virtuale, in cui artigiani e artisti possono presentarsi sul mercato sfruttando i canali online.
“L’idea è venuta dall’esperienza dei market fisici che organizzavo a Genova, in particolare con Cargo Market, mercato giovane per artigianato di qualità con una serie di eventi collaterali e iniziative nel mondo della musica e dei workshop che avveniva offline. Con la pandemia, abbiamo dovuto rinunciare all’evento che avevamo organizzato ma abbiamo cercato di trasformarlo in un evento digitale facendolo rivivere online” – afferma Alberto Ansaldo, co-founder di We Make Market -”Da questo cambio di programma, abbiamo capito che c’era anche una reale necessità di mercato in Italia: offrire un supporto di digitalizzazione all’artigianato. Così, dall’idea di far rivivere un evento fisico online, si è arrivati a costruire una piattaforma che vuole curare a 360 gradi le esigenze digitali degli artigiani”.
We Make Market: molto più di un mercato digitale
We Make Market diventa così la piattaforma con iscrizione gratuita che cerca di unire il mondo dell’artigianato italiano all’experience digitale, e cerca di farlo attraverso gli artigiani italiani e i loro laboratori, proponendo agli utenti anche attività ludiche e workshop per scoprire la storia del Made in Italy da vicino.
“Ci piace l’idea di fare rivivere tutta l’esperienza del Cargo Market nel suo complesso: non c’è solo il market dove acquisti il prodotto realizzato dall’artigiano – sottolinea Alberto Ansaldo – Cerchiamo di portare gli utenti a scoprire il laboratorio con workshop o eventi musicali organizzati all’interno. Comunicare la storia degli artigiani e del mercato facendo vivere agli utenti un’esperienza a 360 gradi: creare una community intorno al concetto di artigianato”.
E se l’obiettivo primario di We Make Market è raccontare il mondo degli artigiani, la startup cerca di farlo selezionando solo quei laboratori in linea con la direzione artistica della piattaforma e in grado di soddisfare requisiti qualitativi e di produzione, per promuovere un’economia circolare e attenta alla sostenibilità.
“Gli artigiani che ci contattano per entrare a far parte di We Make Market provengono da tutta Italia e devono superare una doppia validazione per accedere: vogliamo capire come lavorano, quali sono i processi di produzione Made in Italy e dove vengono raccolti i materiali – sottolinea Alberto Ansaldo – Successivamente, in We Make Market gestiscono in autonomia il loro ecommerce e noi li supportiamo con una consulenza a 360 gradi, aiutandoli nel marketing, organizzando concerti o workshop nei laboratori e aiutandoli a raccontare le loro storie anche sui social network”.
Solo nel 2021 We Make Market ha registrato 48 artigiani iscritti con 850 prodotti in vendita sul sito. Obiettivi futuri? Triplicare la presenza di iscritti e puntare tutto sull’experience da regalare all’utente per fargli vivere i retroscena del Made in Italy in un viaggio nell’artigianato a 360 gradi.