L’iniziativa, promossa da Sport e Salute e dal Fondo Acceleratori di Cdp Venturel, punta a colmare il gap nazionale di investimenti in innovazione nello sport che a livello globale negli ultimi 5 anni ha superato i 27,5 miliardi di euro. Open call entro il 30 giugno
È stato inaugurato il 6 aprile al Foro Italico il Campus tecnologico di Wesportup. L’iniziativa, promossa da Sport e Salute e dal Fondo Acceleratori di Cdp Venture Capital, punta a colmare il gap nazionale di investimenti in innovazione nello sport che a livello globale negli ultimi 5 anni ha superato i 27,5 miliardi di euro. WeSportUp, coinvolgerà attraverso una open call che si concluderà il 30 giugno, circa 30 startup sportstech e wellnesstech, sia nazionali che internazionali interessate allo sviluppo in Italia, e contribuirà a fornire ulteriore supporto finanziario alle realtà più meritevoli insieme ad investitori terzi già interessati al progetto. Il lancio si rivolge all’intero mondo tech compreso fan experience e metaverso, ma anche alla gestione di organizzazioni sportive, smart venue, gaming & e-sport, ESG e sostenibilità.
WeSportUp, gli step
WeSportUp è nato su iniziativa di Cdp Venture Capital tramite il suo Fondo Acceleratori e come partner istituzionale ha Sport e Salute SpA che ospiterà il programma all’interno dei suoi spazi. La gestione del programma è affidata a Startupbootcamp – primo acceleratore in Europa con 1.200 società in portafoglio e con all’attivo la gestione di 2 acceleratori sportstech in Australia e Qatar – a cui si affianca come partner nazionale Wylab, l’incubatore di Chiavari che dal 2016 è pioniere nella realizzazione di programmi di incubazione, sviluppo e investimento in startup sportive e protagonista della più importante exit di una startup italiana in ambito sport-tech con Wyscout.
L’edizione 2022 di WeSportUp durerà 10 mesi e partirà con una fase di scouting (della durata di 4 mesi) con l’obiettivo di cercare le realtà più interessanti che sviluppano soluzioni tecnologiche per lo sport e il benessere su tutti gli ambiti di innovazione: performance e wellness, materiali innovativi, fan experience e metaverso, soluzioni per la gestione delle organizzazioni sportive, smart venue, gaming & esport, ESG e sostenibilità. La ricerca culminerà nel Selection Day, giorno in cui verranno selezionate le 10 startup che parteciperanno alla fase di accelerazione, un periodo di 13 settimane che rappresenta il clou del programma.
A luglio le 10 startup selezionate entreranno nell’acceleratore e vivranno un periodo di formazione grazie a coaching, workshop di business training, masterclass con esperti e professionisti del mondo sport-tech, attività di supporto allo sviluppo di business delle startup, sessioni di lavoro con le aziende corporate partner. Il tutto culminerà poi a metà dicembre, momento in cui le startup scelte saranno presentate e aperte ai partner e agli investitori e a tutti gli stakeholder della sport industry italiana. La selezione avviene secondo criteri internazionali, non pone limiti di età ma risponde a dei canoni precisi.
Valorizzare lo sport-system italiano
WeSportUp sarà presente ai principali eventi sportivi organizzati nel territorio nazionale e valorizzerà lo sport-system italiano in campo internazionale nei più importanti eventi di promozione del Made in Italy. L’obiettivo è sviluppare gli investimenti industriali nello sport.
“Lo sport italiano si prende un’altra medaglia, quella che non aveva, e cioè di essere di essere nel ranking dei Paesi che possono crescere grazie allo sport tech – ha così dichiarato, inaugurando la giornata all’Innovation Hub il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli -. Il mercato sportivo in Europea vale 300 miliardi e Sport e Salute in due anni e mezzo ne ha investiti 2,4. Non è poco, ma possiamo fare molto di più attraverso l’innovazione. Lo sport italiano deve innovarsi, rinnovarsi e cogliere le sfide del cambiamento”.
Per Enrico Resmini, ad e direttore generale Cdp Venture Capital “Senza un’accelerazione adeguata, senza capitali e un sostegno all’inizio, neanche hanno la possibilità di entrare negli spogliatoi prima di una partita”. Quindi ha aggiunto: “Noi invece vogliamo scommettere su di loro e per questo abbiamo deciso di investire inizialmente con un fondo da 200 milioni, che presto diventerà da 350 milioni, con un obiettivo: lanciare un programma sul territorio per coinvolgere investitori e aziende e tradurre le buone idee in aziende che possano cambiare il modo di fare sport e vivere gli eventi sportivi”.