Abbiamo incontrato Abit Agritech, la startup vincitrice del SyngenTalent, che con l’AI e i dati satellitari aiuta le aziende agricole a migliorare la qualità dei terreni. «Così, grazie alla mentorship con Syngenta Italia, siamo germogliati»
agricoltura 4.0
I dati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano sulla diffusione delle nuove tecnologie e del digitale in agricoltura evidenziano che il mercato ha raggiunto i 2,5 mld di valore ma solo il 9% della Superficie Agricola Utilizzata è gestita tramite nuove tecnologie. Il digitale in agricoltura significa maggiore sostenibilità ambientale ed economica, ma per diffondersi serve formazione.
La call4ideas ideata da Syngenta Italia, a cui hanno partecipato oltre 70 progetti di innovazione nell’ambito dell’agricoltura 4.0 e produzione integrata, premia l’idea di una app che con l’AI valorizza la biodiversità del suolo
Maria Pavesi (Osservatorio del Politecnico di Milano): «Nel nostro Paese ci sono più di 1200 startup innovative Agritech. L’Italia si piazza al 15esimo posto per numero di realtà che hanno ricevuto almeno un finanziamento negli ultimi due anni». Tutti i numeri del report 2023
Rischiava di estinguersi perché poco redditizio e prolifico. Grazie alla tenacia di giovani agricoltori diventati startupper la specie lucana è ritornata a popolare i boschi della Basilicata, creando reddito e riducendo le emissioni di C02.
La New Space Economy, ovvero l’economia legata ai dati raccolti via satellite, sta assumendo una dimensione sempre più importante. Nel 2021 le startup del settore hanno attirato investimenti, a livello globale, per 15 miliardi di dollari. E in ambito agrifood i dati satellitari possono fare la differenza
I vegetali interagiscono tra di loro e con il mondo esterno tramite segnali chimici. La startup statunitense InnerPlant sta sviluppando, tramite biotecnologie, colture in grado di emettere segnali, percepibili tramite sensori, che aiutano gli agricoltori ad intervenire tempestivamente, prima che qualche avversità comprometta il raccolto
Daiki, il robot modulare alimentato a energia solare che permette di effettuare una telediagnosi delle coltivazioni di oltre 2000 ettari in tutta Italia risparmiando il 45% di acqua e il 35% di fertilizzante, è già una realtà. L’ideatrice: “Stiamo lavorando affinché il robot sia dotato di una parte operativa in modo da sostituire l’agricoltore. Il nostro obiettivo è di rendere più sostenibile, tracciabile e green l’intera filiera agroalimentare con l’aiuto di Daiki”
I tre fondatori di Orygini hanno deciso di condividere la storia del pioneristico metodo di affinamento sostenibile delle 2000 bottiglie di vino adagiate lo scorso luglio sui fondali del mare che bagna l’Etna. “Grazie alla blockchain, ogni lotto racconterà dalla data di vendemmia e di raccolta delle uve in poi, testimoniando con dati concreti anche i benefici ambientali. Così i consumatori saranno più consapevoli”
I fondatori della startup siciliana Lualtek hanno ideato una progressive web app che permette di controllare le coltivazioni da remoto senza energia elettrica e senza copertura internet sfruttando la tecnologia radio wireless LoRaWan. Risultato: aumento della produzione e un risparmio idrico del 40%. Gli startupper: “Sviluppiamo con e per gli agricoltori”