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È lo scienziato con più citazioni scientifiche al mondo, tra i pionieri nelle tecnologie legate al deep learning e all’intelligenza artificiale. Ecco cosa ha detto a Roma in occasione del World Meeting on Human Fraternity invitato da Papa Leone XIV. Nelle sue parole l’allarme sui rischi dell’AI: «Stiamo costruendo macchine che possono superarci. Democrazie, pace e futuro a rischio perché vengono minate le fondamenta stesse della solidarietà umana»

Spazio al futuro ci porta sulle sponde dello Specchio di Venere di Pantelleria, un piccolo lago di acqua dolce che oltre ad attrarre i turisti viene studiato con attenzione dagli scienziati per la sua somiglianza con gli antichi laghi marziani prosciugati da tempo immemore. La speranza è che nelle sue acque di un azzurro intenso dovuto alla presenza di cianobatteri si possa scovare il mistero dell’origine della vita. La nuova puntata della rubrica curata dall’astrofisica Patrizia Caraveo

Dunbar ha identificato livelli concentrici di intimità sociale, ciascuno tre volte più grande del precedente. Andiamo da uno o due legami intimi fino a 150 persone con le quali possiamo avere un legame stabile e significativo. Ai suoi studi è dedicata la prima puntata di Mindfultech, la nuova rubrica di StartupItalia dedicata alla consapevolezza di sé negli anni scombussolati da intelligenze artificiali e algoritmi invadenti. La nuova Firma dal Futuro è Nicoletta Cinotti, psicologa, psicoterapeuta e insegnante di mindfulness, autrice de “L’ansia per l’imperfezione” per Gribaudo editore

Un report Ocse rivela che il 17% dei laureati italiani possiede competenze di alfabetizzazione minime. Questo analfabetismo funzionale non è solo debolezza economica, ma crepa profonda nella nostra infrastruttura democratica. L’incapacità di analizzare criticamente un testo ci rende vulnerabili alla disinformazione e al populismo, trasformando il cittadino in suddito. Andiamo oltre il “pezzo di carta” e iniziamo a costruire le fondamenta del pensiero critico? L’analisi di Matteo Flora per la rubrica Tech Policy

Da Oleggio, un piccolo paesino in provincia di Novara ai mercati mondiali. L’idea di digitalizzare i servizi di acconciatura è di Irene Giani, 31 anni appena compiuti e che fin da bambina ha coltivato il sogno di frequentare a New York una scuola per make-up artist. Dopo la laurea in Bocconi è rientrata nel mondo beauty tech da imprenditrice. «Le dive hanno il parrucchiere a casa. Abbiamo voluto digitalizzare un settore che in Italia è obsoleto»