firmedalfuturo

Ce lo siamo sentiti ripetere tutti prima di un esame o di una interrogazione quando la voglia di mollare i libri era alle stelle. Una intera generazione cresciuta da genitori e nonni che hanno instillato la certezza che lo studio fosse la chiave universale per il successo professionale si trova però oggi a fare i conti con una realtà più complessa e sfumata. Non tutto è perduto, ma molto è cambiato come spiega Fabiana Andreani, una delle massime esperte in orientamento e carriera nella nuova puntata della rubrica “Il lavoro del futuro”

Viola Bonesu, 26 anni, sarda di nascita ma globetrotter di professione, guida un team di nove persone: la sua startup Plino ha conquistato oltre cento aziende, raccolto 650mila euro e semplificato la contabilità. «Quando avevo diciotto anni mi dicevano che dovevo trovare la mia vocazione: invece di aprirsi davanti a me, il futuro mi si stava chiudendo addosso. Per molto tempo mi sono sentita fuori posto, una filosofa in mezzo agli ingegneri»

Ecco com’è nato un sandalo disegnato attorno alla parola comodità: tutti ne schernivano l’aspetto ma poi, quando lo indossavano, non avrebbero calzato altro nella vita. Affollano le vetrine e i lungomare eppure nessuno ne conosce la storia. C’è anche un pizzico di italianità nella nuova puntata della rubrica A lezione di Fallimento dell’economista Francesca Corrado

Sono il cuore di ogni modello di business e nessuna azienda può sopravvivere a lungo senza di loro, ma spesso vengono trascurati o sottovalutati. Il monito di Alexander Osterwalder e Yves Pigneur in “Creare modelli di business”, bestseller tradotto in 30 Paesi e portato in Italia da Edizioni LSWR. Insieme hanno sentito cinquecento professionisti nel mondo e ci anticipano alcuni temi nella nostra rubrica Futuro da sfogliare

La sospensione di Jimmy Kimmel da parte di ABC non è un semplice incidente mediatico ma un caso da manuale di “Chilling Effect”. E spiega come la pressione politica, anche solo velatamente minacciata, possa spingere un colosso dei media all’autocensura creando un pericoloso precedente per la libertà di espressione di tutti. L’analisi di Matteo Flora nella nuova puntata della rubrica Tech Policy