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Le grandi piattaforme come Tubi, Netflix, Amazon Prime non sono più solo canali di intrattenimento ma funzionano come potenti mezzi di raccolta dei dati degli utenti, sfruttando le più avanzate tecnologie di marketing digitale e Intelligenza artificiale. Ma anche i principali produttori di Smart TV svolgono un ruolo cruciale in questo “sistema di video-sorveglianza”. Il nuovo appuntamento con Privacy Weekly

Ben Buchanan e Andrew Imbrie, tra le menti più brillanti legate all’uso sicuro e consapevole dell’IA e nel comitato governativo di Biden, riflettono sulla portata della rivoluzione tecnologica individuando vantaggi e rischi. Per la rubrica Futuro da sfogliare un estratto del loro libro “Guerra, pace e democrazia nell’era dell’intelligenza artificiale” edito da Egea, casa editrice dell’Università Bocconi

Matteo Beccatelli a soli 30 anni ha creato un dispositivo capace di leggere lo stress di alberi e arbusti, permettendo agli agricoltori di intervenire in tempo così da salvare le colture. Col fratello Tommaso, che di anni ne ha 25, ha lanciato la startup Plantvoice. «La sensoristica attuale perde qualcosa di essenziale: “l’umanità” della pianta, l’essere vivente che c’è sotto foglie e corteccia». La nuova storia della rubrica Venti di futuro

Noia, Nostalgia, Ansia, Imbarazzo. E ovviamente tutte le altre della prima pellicola. Come si lega il mondo del lavoro al film di animazione Inside Out 2? Cosa c’entra con startupper e professionisti il lungometraggio in apparenza destinato alle famiglie? Nel nostro longform domenicale Giovanna Cosenza, professoressa di semiotica all’Università di Bologna, ci spiega perché questa opera Disney – Pixar può migliorare anche il clima in ufficio. Leggere (e vedere) per credere

Cinque ragazzi, tutti giovanissimi, tutti professionisti nel campo della salute, che con i loro video sui vaccini, gli attacchi di panico, l’alimentazione e l’importanza degli screening raggiungono milioni di utenti al mese. La loro missione? Diffondere la cultura della prevenzione in modo divertente. «La salute è anche determinata dalle scelte individuali che facciamo». La nuova storia di Venti di futuro

È un vero e proprio startupper dei cieli che nella vita è riuscito a fondare ben cinque compagnie aeree prima di compiere i 62 anni. A differenza di molti aviatori, David Neeleman resta coi piedi ben piantati al suolo: «Non ho mai fondato nulla per il gusto di farlo, deve esserci una grande opportunità». Ma gli imprevisti non sono mancati. A lezione di fallimento di Francesca corrado sta per decollare