I programmi automatizzati entrano nel food delivery. Un esperimento di Taco Bell con i bot apre la strada a un altro passo in avanti nel modo di ordinare la cena: nel bel mezzo di una chat
food delivery
La startup allarga la scelta dei suoi box da chef, pronti per cucinare in casa: arriva un menu tutto dedicato ai vegani. A casa una scatola con ingredienti già porzionati e preparati nelle cucine dei ristoranti al top
A Talent Garden incontro con La Comanda e Fanceat. Dal bottone “fisico” per ordinare la pizza al rapporto in esclusiva con i ristoranti top, così cambia lo scenario. La difficoltà comune delle startup? La fatica a reperire fondi
Pizzabo, Cibando, Deliverex, Clicca e Mangia, Foodinho: sono le startup conquistate da società estere (con Just Eat in prima fila). E’ il risiko del food delivery italiano. Una partita ancora da giocare
La seconda exit del 2016 ricalca il leitmotive del 2015: il food delivery italiano torna a fare gola alle holding estere. Un’altra azienda straniera arriva in Italia e si compra una startup, e un pezzo di mercato
“In cucina? Cinghiale, pasta al pesto con patate e niente tecnologia, neanche microonde. Insetti? I bachi da seta sono buoni”. Le startup? “Fare sistema”. Al Questionario di Food risponde Filippo Lubrano, coo di Eattiamo
Dopo gli esperimenti a Singapore Ralf Wenzel, boss di Foodpanda (colosso tedesco delle consegne a domicilio) si dice sicuro: “Le tecnologie sono pronte”. Intanto c’è chi è già decollato
La startup britannica, presente in 12 Paesi, dopo Milano si lancia anche su Roma: già 200 i fattorini reclutati per Deliveroo, oltre 100 i ristoranti affiliati
Il delivery cerca il consolidamento, tra spartizione geografica e concentrazione. Ma l’innovazione del food va oltre. Con due direttrici: qualità e digitale. I 12 trend da tenere d’occhio
Eattiamo punta a valorizzare i prodotti di eccellenza a chilometro zero sul mercato mondiale. E adesso la startup ligure è a New York, a Food-X, il più prestigioso incubatore nel food