Il giovane social network francese per avere i dati dei suoi utenti ha trovato un escamotage noto come “continuous prompting” (sollecitazione continua) che lo European Data Protection Board (EDPB) ha già da tempo classificato la tecnica nell’elenco dei “dark pattern”. Ce ne parla Guido Scorza nella nuova puntata di “Privacy Weekly”
Guido Scorza
L’adozione di un meccanismo di cooperazione rafforzata tra gli Stati della Ue arriva in un contesto di crescente allarme per la sicurezza digitale. Gli attacchi ransomware, le campagne di disinformazione e le operazioni di spionaggio informatico sono in aumento e colpiscono sia governi sia aziende private. Il punto di Guido Scorza per la rubrica “Privacy Weekly”
Questa è la storia dietro al fenomeno-non-fenomeno che da qualche giorno sta facendo discutere in Italia e all’estero dopo che qualcuno si è accorto che ChatGPT davanti alla richiesta di generare contenuti collegati ad alcuni nomi si blocca e non procede. Il guest post di Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la Protezione dei dati personali
Non bisogna per forza scegliere tra privacy e innovazione. Anzi, meglio: non dobbiamo affatto scegliere perché possiamo e dobbiamo avere l’una e l’altra. Privacy Weekly, la rubrica settimanale di Guido Scorza
Negli USA il caso Ginsburg ha suonato la sveglia in relazione a un’eccessiva permeabilità dei sistemi utilizzati per il trattamento dei dati. Sarebbe opportuno che i tanti incidenti avvenuti a casa nostra, nel pubblico come nel privato, facessero altrettanto in Italia. Il punto di Guido Scorza nel nuovo Privacy Weekly
Il dialogo continuo tra UE e Stati Uniti, unito a un monitoraggio rigoroso, saranno fondamentali per garantire la protezione dei dati personali dei cittadini europei trasferiti negli USA. La loro assenza produrrebbe un rapido ritorno al passato. Il punto di Guido Scorza nel nuovo Privacy Weekly
Come evitare che i minori fruiscano di contenuti per adulti? Lo stesso identico problema – forse in termini ancora più gravi per l’impatto che produce sulla crescita dei più piccoli – si registra anche con i social, le app di messaggistica, i chatbot e i servizi basati sull’AI. L’approfondimento di Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la Protezione dei dati personali
Le grandi piattaforme come Tubi, Netflix, Amazon Prime non sono più solo canali di intrattenimento ma funzionano come potenti mezzi di raccolta dei dati degli utenti, sfruttando le più avanzate tecnologie di marketing digitale e Intelligenza artificiale. Ma anche i principali produttori di Smart TV svolgono un ruolo cruciale in questo “sistema di video-sorveglianza”. Il nuovo appuntamento con Privacy Weekly
I progressi neuro-scientifici e neuro-tecnologici hanno, ormai, esondato gli ambiti clinici e stanno arrivando sul mercato. Lo sviluppo di AI sempre più insidiose creerà la tempesta perfetta? Privacy weekly, il guest post di Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la Protezione dei dati personali
NGL (acronimo di “Not Gonna Lie”) è un’app da 200 milioni di utenti che consente di rispondere in modo anonimo alle domande di amici e contatti Ma i proprietari avrebbero raccolto i dati di bambini sotto i 13 anni. Ci racconta tutto Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la Protezione dei dati personali
