Sean Mealin è un dottorando della North Carolina State University, completamente non vedente, che insieme al suo cane guida, Simba, vuole sfruttare la tecnologia per permettere ai ciechi di sapere se il loro animale sta bene o è stressato, stanco o se qualcosa non va.
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Questi anelli speciali si indossano come un braccialetto e rivelano anche il più minimo tremore. La tecnologia, nata all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa permetterà di riconoscere prima la malattia.
Sfrutta la capacità del cuore di auto-ripararsi, riducendo la tensione muscolare e migliorando le funzioni cardiache. Tutto grazie a un biopolimero innovativo, derivato da alghe marine, in fase di sperimentazione anche in Italia.
I ricercatori del gruppo “Smart Materials” sono riusciti a sviluppare dei nanomateriali compositi di cui possono controllare le proprietà e il rilascio dei principi attivi. Le nuove medicazioni avranno al loro interno dei composti naturali che aiutano la guarigione e saranno perfettamente biodegradabili.
ARKE è il primo prototipo di esoscheletro che si controlla tramite tablet integrato. A breve verrà inserito nei processi di riabilitazione, ma l’obiettivo è diventare il migliore amico in casa di chi non può camminare.
I dati sugli episodi di violenza verso le donne sono allarmanti: in America una ragazza su quattro è vittima di abusi durante il college. Il team di Yasmine Mustafa ha deciso di invertire la rotta creando Athena, un piccolo dispositivo ispirato alla divinità greca.
Nessuna recensione o sponsorizzazione: solo un’enorme raccolta e analisi di dati per dirci qual è il medico con maggiore esperienza sulla patologia che ci affligge. Tutto proteggendo la nostra privacy
Arriva da un gruppo di ricercatori dell’università Bicocca l’idea di un nuovo sistema che permette di produrre biometano con costi inferiori e in modo sostenibile. È stato già sperimentato in una discarica di Monza e, a breve, sarà pronto per il mercato.
L’incontro tra Sharina Jones (mamma, 35) e Alden Kane (maker, 16) ha fatto nascere un prototipo di passeggino che è in grado di rendere autonome le mamme disabili nel portare in giro i propri figli. Una storia davvero bella.
Wheeliz è una startup francese che viene in aiuto dei disabili con un servizio simile a Uber. La sua creatrice ha 24 anni e ha scritto un libro meraviglioso: «Non dire a mia madre che sono handicappata, lei mi crede una trapezista da circo».