Rosemary Johnson era una giovane e promettente violinista. Poi, a soli vent’anni, un terribile incidente cambia tutto. Oggi, grazie ad un programma speciale, è tornata a fare musica e a suonare con il Il Bergersen Quartet.
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Lunga solo 3 centimetri, è pensata per essere impiantata in un vaso sanguigno nei pressi del cervello. I primi esperimenti sugli animali hanno mostrato risultati sorprendenti, a breve la sperimentazione sull’uomo
Applied DNA Sciences ha sviluppato una tecnica che permette di distinguere i farmaci contraffatti da quelli originali. Si chiama SigNature DNA e consiste nel “taggare” i medicinali con DNA prelevato dalle piante.
Osteoid è il tutore-custodia, stampato in 3D, che migliora la guarigione di arti rotti o fratturati. Mira a concentrare due componenti essenziali nell’esperienza di guarigione: la protezione da eventuali urti e l’incremento del processo di rigenerazione ossea.
È simile a una grande siringa che raccoglie il sangue, lo filtra e lo rende di nuovo disponibile ai pazienti. Una soluzione innovativa per i paesi a basso reddito dove la riserva di sangue è limitata
Ben Popper, giornalista di The Verge, lo ha testato al CES di Las Vegas: «È il classico gadget di cui nessuno ha bisogno ma che tutti vorrebbero provare». Per chi, invece, ha paura degli effetti nocivi sono disponibili alternative composte da aromi naturali tipo erbe medicinali, foglie di tè o caffè.
In un presente in cui il progresso corre veloce è possibile già affermare che la stampa 3D inizi a essere “obsoleta”. Il motivo? C’è un mondo in divenire, quello del 4D printable, che si fa sempre più spazio. Ecco come.
Eatwell ha raccolto oltre 100mila dollari su Indiegogo da oltre 1000 sostenitori diversi. Ogni pezzo di questo set (colorato, ergonomico e innovativo) è frutto di un lavoro di ricerca durato 4 anni. Lo ha creato Sha Yao, una giovane designer taiwanese della Stanford University.
Si chiama Drinkable Book, letteralmente “libro bevibile”. Arriva dall’America e servirà a rendere potabile l’acqua nei paesi in via di sviluppo, grazie a dei particolari fogli di carta composti da ioni d’argento e agenti antibatterici.
NiLiBoRo è un piccolissimo robot-verme che tra circa due anni potrebbe portare un’ondata di cambiamento nella chirurgia dei tumori che riguardano l’orecchio medio e l’osso temporale.