La commissione di garanzia parla di violazione dell’obbligo legale di preavviso. La USB contrattacca: «Il sistema è sotto pressione e reagisce con violenza»
Israele
Da tempo ONG e associazioni accusano le piattaforme del settore di aiutare i coloni israeliani a monetizzare su appartamenti e ville di lusso
Il tycoon ha in programma un intervento al Knesset. In seguito il volo per Sharm El-Sheikh
Nel corso della guerra sono stati distrutti il 94% degli ospedali, il 90% degli appartamenti, il 90% delle scuole, l’86% dei campi coltivabili, il 77% delle scuole e il 65% delle strade
Secondo l’Espresso Naor Meningher, podcaster israeliano che sostiene di aver lavorato alle campagne elettorali del Primo ministro, avrebbe capeggiato la rivolta web contro le attività pugliesi che espongono bandiere palestinesi, indicando quali bersagliare con critiche fasulle. Dopo l’articolo l’esperto di comunicazione online avrebbe chiuso il proprio sito
Gli attivisti: «L’abbordaggio ha avuto inizio. Atto di pirateria, siamo in acque internazionali». Emergency: «Se il governo israeliano intercettasse le barche della flotta e arrestasse gli equipaggi sarebbe un fatto gravissimo: un vero e proprio atto ostile compiuto contro una missione umanitaria non violenta». La speranza di Tajani: «Connazionali verranno portati probabilmente nel porto di Ashdod poi espulsi»
Online è disponibile anche il live streaming per monitorare la situazione. Le imbarcazioni salpate dai porti del Mediterraneo si stanno avvicinando allo spazio marittimo di Tel Aviv
La decisione di Microsoft di bloccare l’accesso ai propri servizi cloud all’unità 8200 dell’intelligence israeliana non è una semplice notizia tecnologica ma un caso da manuale di geopolitica aziendale. Questa mossa, innescata da un’inchiesta giornalistica e dalla pressione interna, svela l’illusione della neutralità della tecnologia e consacra i colossi tech come attori sovrani le cui policy interne hanno un impatto più immediato delle risoluzioni ONU. L’analisi di Matteo Flora per la rubrica Tech Policy
«Verso le 13 abbiamo visto un velivolo di grandi dimensioni sorvolare le navi: da numero e simboli scritti sulla coda sembra che sia un aereo militare israeliano»
L’artista Giuliano Fazzari ha scelto di destinare il totale del ricavato della vendita dell’opera a Save the Children
