Dal 20 al 25 settembre nel capoluogo lombardo eventi e passerelle per mettere in mostra le ultime tendenze in fatto di abiti, scarpe e accessori. Ma non bisogna perdere di vista chi cerca di modernizzare il settore con la tecnologia. Qui qualche esempio
Lanieri
Va alla startup di Riccardo Schiavotto e Simone Maggi il primo premio dell’iniziativa promossa da PNICube, che dal 2007 premia l’operato di giovani imprese hi-tech nate dalla ricerca accademica a pochi anni dalla costituzione
Per la startup di sartoria digitale la notizia è arrivata in modo quasi inaspettato: “Quando la messa a punto del sistema era finito, ci hanno solo detto di aspettare, non ci hanno comunicato la data ufficiale. La abbiamo scoperta oggi”
La startup degli abiti Made in Italy si trasferisce negli spazi dello storico complesso industriale del Lanificio Sella. Schiavotto: «Il contesto perfetto per Lanieri, un luogo che racconta la trasformazione dell’industria»
I co-founder del primo ecommerce di abiti su misura maschili Made in Italy sono stati selezionati durante l’International Selection Panel di Palo Alto
Il ceo del lanificio biellese spiega la scelta della sua società di investire in una startup: «È una mossa strategica per presidiare un mercato nuovo e portare in azienda stimoli e idee che altrimenti non avremmo potuto conoscere»
L’ecommerce del fashion vale oltre 1,8 miliardi di euro: il 10% del totale in Italia. Lo dice un report dell’Osservatorio del Politecnico di Milano
Il finanziamento permetterà di rafforzare la presenza in Europa della startup che crea abiti su misura online. Previsti nuovi atelier a Bruxelles, Amsterdam, Londra, Paesi Scandinavi e USA
Dopo l’apertura nel marzo 2014 del primo Atelier a Milano, a cui hanno fatto seguito le aperture di Roma, Torino e Bologna, Lanieri ha deciso di espandersi in Germania
La startup di Biella, che utilizza solo le migliori lane sul mercato, ha scelto l’impostazione omnichannel: vendite online o in atelier per fidelizzare i clienti