Ha giocato a basket a livelli professionistici. Poi l’infortunio al tendine d’Achille. «Fortuna che avevo seguito il consiglio di mio nonno: diceva di studiare». Ha viaggiato dall’Europa all’Asia, fino al sud America. Oggi guida una startup edtech con il team full remote. La nuova puntata della rubrica “Italiani dell’altro mondo”