In Emilia c’è una startup a difesa dei beni culturali e degli archivi. Ad accenderla, Massimo Luise, imprenditore che ha cambiato vita a cinquant’anni. L’azienda protegge pergamene, quadri e opere d’arte. Si va dai tredici chilometri dell’archivio centrale di Stato a Roma ai dodici metri di profondità del polo bibliotecario di Rami Barrack a Istanbul. E poi gli archivi universitari e non solo. «Abbiamo sette brevetti». La sua storia per Viaggio in Italia
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