Oltre 4 mila espositori, visitatori da 120 Paesi: a Verona parte l’edizione 50 di Vinitaly, la rassegna più importante per il made in Italy (e il premier Renzi incontrerà il re dell’e-commerce cinese Alibaba)
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L’export cresce anche nel 2015. Ma i nodi non mancano. Il direttore generale di Federvini: “Migliorare la distribuzione e accelerare sul Ttip”. Bene l’accordo Intesa-Mipaaf, a patto che i finanziamenti vadano a chi li merita
Taccheggio nei supermercati, bande criminali nei magazzini, furto di identità. Così le forme di Parmigiano e Grana prendono il volo, danneggiando il made in Italy. E sul fronte dei “tarocchi” spunta il similgrana che viene dall’Est…
Varati 10 punti per la crescita del biologico, che oggi fattura 4 miliardi (con 55mila operatori). Dai controlli alle certificazioni, alla semplificazione normativa. Fino a un possibile segno distintivo del Bio made in Italy
Troppi i prodotti che ancora non portano sulle etichette l’origine degli alimenti. Così concorrenza e clima pazzo abbattono i prezzi per i produttori: -43% dei pomodori, -27% per il grano duro, -30% per le arance
Le aziende del made in Italy a Chengdu portano la qualità e l’eccellenza del nostro vino. Poi la Cina tornerà qui, al Vinitaly di Verona ad aprile. Dove Renzi incontrerà Jack Ma, il re di Alibaba. L’obiettivo? Un mercato enorme, ancora da esplorare
Il re dell’aperitivo raggiunge un accordo con i francesi e lancia un’Opa amichevole per acquisire il liquore. Per Campari (una ragnatela di brand mondiali) è l’ennesima operazione strategica, anche per la distribuzione
Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Grana Padano tra i prodotti made in Italy che hanno avuto crolli nel mercato del Regno Unito. Tutta colpa delle etichette a semaforo. Che per paradosso, approvano le bibite gassate ma senza zucchero…
Eattiamo punta a valorizzare i prodotti di eccellenza a chilometro zero sul mercato mondiale. E adesso la startup ligure è a New York, a Food-X, il più prestigioso incubatore nel food
L’acquisizione di Carte Noire, leader in Francia, è parte di una strategia per salire al vertice del mercato mondiale del caffè. E forse, per il gruppo italiano, gli investimenti non finiscono qui…