In principio furono i banner, pop-up, eccetera. Ora la nuova frontiera per chi vuole far monetizzare un sito è il native advertising, meglio se video. Ecco spiegata la vendita per quasi 300 milioni di una startup, Teads. La sede italiana è diretta da un ex stagista, Dario Caiazzo, lo abbiamo intervistato
native advertising
I siti senza banner esistono. Non vendono pubblicità proprio perché li sponsorizzano direttamente le grandi aziende. Si chiamano native advertising e brand journalism (questo giornale ne è un esempio) e non sono solo una nuova frontiera del marketing
Che titolo dare a un articolo? Negli Usa nasce Hemingway. Ecco come funziona il servizio
Le vendite della carta stampata crollano. E tra ad blocker e incognite pubblicitarie, gli editori cercano nuove fonti di guadagno. Soprattutto nell’eCommerce. Ecco l’analisi di SmartMoney