Negli occhiali ecosostenibili di Fabbricatorino, l’artigianalità italiana si intreccia con il business model americano
occhiali
Facili da utilizzare, gli occhiali ideati dalla casa francese Citroën sono la soluzione al mal d’auto per adulti e bambini. Il loro principio è semplice: contengono un liquido blu che ricrea la linea dell’orizzonte per risolvere il conflitto tra i sensi
L’azienda ucraina guidata da Max Gavrilenko produce 5 montature ecosostenibili e in grado di diventare addirittura fertilizzante per le piante
Controllare la vita del prodotto e portarlo a riutilizzi infiniti: è questo l’obiettivo di Crafting Plastics studio che fa ricerca sulla bioplastica e scommette sulla moda sostenibile anche grazie a un crowdfunding
Cinema 3D è il progetto del MIT di Boston che ci permetterà di guardare film in 3D senza per forza indossare i fastidiosi occhialini. Come? sfruttando il fenomeno della parallasse e un sistema speciale di specchi e lenti.
Grazie al sistema di interazione visiva si può navigare sullo schermo e cliccare icone senza usare le mani. Ora la startup californiana punta a integrare la sua tecnologia nella realtà virtuale e aumentata
Neuroteam, startup nata come spin-off dell’Università degli Studi di Palermo, sviluppa dispositivi biomedicali indossabili. Ha realizzato un paio di occhiali in grado di potenziare le prestazioni del cervello, dall’attenzione alla memoria. E sono utili per tutti.
Microsoft ha pubblicato un video di 90 secondi dove spiega, in maniera facile e intuitiva, come saranno gli ologrammi di Hololens, gli occhiali per la realtà aumentata che cambieranno il nostro futuro.
Creati dal National Institute of Informatics nipponico, nascono per contrastare le tecnologie per il riconoscimento facciale. Grazie a delle lenti speciali non consentono alle fotocamere di mettere a fuoco il volto. Si chiamano Privacy Visor e saranno in commercio da giugno.
Sight Learning, associazione no-profit creata dal 19enne Yash Gupta, ha già donato 22mila paia di occhiali usati (valore superiore al milione di dollari) a studenti bisognosi provenienti da cinque paesi: Stati Uniti, India, Messico, Haiti e Honduras.