privacy weekly

Sempre più aziende blindano i processi di selezione del personale o di avanzamento in carriera dietro algoritmi e robot, che spesso discriminano i lavoratori più di quanto farebbe un umano. Soluzioni “diversamente intelligenti” che costituiscono per alcune persone un muro invalicabile. Le riflessioni di Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali

Le Big Tech per restare competitive finora hanno preferito affidarsi a un modello che prevede di chiedere scusa dopo ai titolari dei diritti violati piuttosto che domandare il permesso prima. Tuttavia mentre alcuni addetti ai lavori si ponevano il dubbio se fosse il caso calpestare il diritto d’autore, nessuno si è mai preoccupato di ledere la tutela alla riservatezza. Il punto di Guido Scorza per la rubrica Privacy Weekly

Fenomeno sharenting, ossia l’ossessione di mamme e papà di pubblicare le foto dei figli (persino prima che nascano, con le ecografie), incuranti della loro privacy. Ma così si ipoteca il loro diritto futuro a decidere se e quanto di sé raccontare al mondo. Così Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali