Secondo il Garante è “incomprensibile la refrattarietà di molte imprese a proteggere il proprio patrimonio informativo”
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«Your face is big data». FindFace è un’app che permette di scoprire l’identità di una persona a partire da una sua fotografia. In meno di un secondo e con un’affidabilità superiore al 70%. E ha già scatenato una marea di polemiche.
Sulla base dell’analisi di 27 miliardi di URL, l’azienda che ha uffici in tutto il mondo, elenca tutte le minacce più rilevanti per le imprese. Tra i pericoli maggiori, le app per telefonino
Pioggia di critiche su Tinder. Una nuova feature dell’app di dating di Sean Rad svela chi sono i tuoi amici che usano l’app attingendo dai contatti di Facebook.
Parte oggi su Smartmoney il think tank dedicato a Bitcoin e Blockchain. Il primo commento è sul vincolo di fiducia che lega chi usa le criptovalute, e che in un futuro molto prossimo potrebbe diventare la garanzia di ogni rapporto
Da un lato l’affare Snowden ha messo paura, dall’altro per una grossa fetta degli americani è giusto che il Governo monitori alcune attività. Nel mezzo c’è tanta incertezza e soprattutto poca conoscenza degli strumenti per proteggere la propria privacy.
Creati dal National Institute of Informatics nipponico, nascono per contrastare le tecnologie per il riconoscimento facciale. Grazie a delle lenti speciali non consentono alle fotocamere di mettere a fuoco il volto. Si chiamano Privacy Visor e saranno in commercio da giugno.
Realizzato da un’azienda modenese, al primo impatto è un semplice pavimento in ceramica. Ma è dotato di un sistema sensoriale che permette di rilevare qualsiasi movimento e identificarne la natura. Testato per monitorare i flussi dei visitatori del Museo storico di Lecce, in futuro potrà essere installato nelle nostre case per rilevare, ad esempio, la caduta di anziani soli.
I dati di 300 mila persone sono stati raccolti illecitamente. Lo ha deciso il Garante per la Privacy, che ha emesso un provvedimento contro alcuni siti di ticketing online non in regola con la richiesta del consenso. L’avvocato: «chi fa eCommerce rischia 2 volte»
L’EMC Global Data Protection Index rivela il costo annuale della perdita dei dati per le aziende: le italiane perdono 11,2 miliardi di euro.