A rilanciare le eccellenze alimentari italiane ci pensa WOOP food, startup di raccolta fondi. Ed è win win per tutti, con nuovi prodotti e meno rischi di investimenti per i produttori. Primi progetti dedicati a olio, tartufi e birra
produttori
Annunciato un coinvestimento su wineOwine: LVenture Group per 100mila, il resto viene da business angel. Capello: “Il Food & Beverage è particolarmente interessante”. Una rete di oltre 200 aziende vinicole di eccellenza
Panificazione a vista, caffè napoletano, gastronomia di livello, frutta e verdura fresca. Autogrill (con la ristrutturazione dell’area di servizio di Fiorenzuola d’Arda) porta in autostrada lo store che guarda ai produttori locali
Taccheggio nei supermercati, bande criminali nei magazzini, furto di identità. Così le forme di Parmigiano e Grana prendono il volo, danneggiando il made in Italy. E sul fronte dei “tarocchi” spunta il similgrana che viene dall’Est…
In Francia ha coinvolto oltre 120mila clienti: l’Alveare è una piattaforma per vendere e comprare dagli agricoltori prodotti a chilometro zero. Ma anche per trasformare la logica dei vecchi Gas in un’impresa sociale. Grazie alla tecnologia
Le aziende del made in Italy a Chengdu portano la qualità e l’eccellenza del nostro vino. Poi la Cina tornerà qui, al Vinitaly di Verona ad aprile. Dove Renzi incontrerà Jack Ma, il re di Alibaba. L’obiettivo? Un mercato enorme, ancora da esplorare
Rifare il brand di un caffè, sviluppare nuove idee di e-grocery, puntare sulla qualità del cibo. Centinaia di ragazzi si sono ritrovati ad H-ack food, nella sede dell’incubatore H-farm. E hanno provato a mettersi in gioco
Eattiamo punta a valorizzare i prodotti di eccellenza a chilometro zero sul mercato mondiale. E adesso la startup ligure è a New York, a Food-X, il più prestigioso incubatore nel food
La Ue dà il via libera all’aumento per 2 anni delle importazioni (senza dazi) di olio di oliva tunisino. Ma le clausole di salvaguardia non bastano ai produttori italiani. Che avvertono: così si rischiano le frodi (e pagherebbe il made in Italy)
Quomi, startup già attiva nel food delivery, lanciata dall’incubatore che la supporta nelle strategie (e con una quota). Mercato globale takeaway e del cibo a domicilio verso i 90 miliardi di dollari nel 2019