Favorite cessioni a titolo gratuito, differenza tra termine minimo di conservazione e scadenza, possibile raccolta (e donazione) di prodotti agricoli rimasti nei campi. La Camera dice sì alla legge contro lo spreco alimentare. Cosa cambia
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Chef stellati, protocolli di qualità, menu che esaltano il made in Italy, attenzione allo spreco. Ecco chi, tra grandi cuochi e grandi aziende, si muove nelle cucine di bordo delle grandi compagnie. Per sfornare anche 20mila piatti al giorno
Cibi ammaccati o esteticamente sgradevoli, confezioni imperfette o errate, prodotti anche scaduti ma ancora commestibili: una ong lancia a Copenhagen Wefood, nuovo modello di negozio sostenibile. Insomma, un supermercato anti spreco alimentare
Right to Food Map è un piccolo Google dedicato a politiche (e dati) del cibo, una piattaforma documentale offerta al dibattito internazionale sulla nutrizione. E’ stata ideata dal Milan Center for Food Law and Policy, insieme al Metid del Politecnico di Milano
Manca solo il passaggio al Senato per l’entrata in vigore del “reato di spreco alimentare” per i supermercati di grandi dimensioni. E intanto scatta l’obbligo di doggy bag nei ristoranti. E l’Italia? Fra i primi a muoverci ma la situazione rimane critica
Un’indagine su scala europea individua anche le ragioni: ruotano intorno a (errate) convinzioni personali. Chi vive in campagna e in luoghi puliti spreca di meno cibo. Il segreto? I giovani
Dalla lista al peso (per esempio, bastano 50 grammi di pasta a testa) e alla conservazione. Le 10 regole da chef per non sprecare inutilmente cibo nel cenone di Natale o Capodanno. Lasciandolo ricco
Dopo la Doggy bag e la Good food bag arriva la Family bag. Che stavolta contro lo spreco alimentare punta sul look. Tanto da sembrare una pochette d’alta moda…
Dall’Internet of food Hackathon un’app che geolocalizza e offre (con grandi sconti) cibo in scadenza della grande distribuzione. Ed evita lo spreco alimentare. Come funziona Refood
Ogni anno gli studenti italiani beneficiano di circa 2 milioni di pasti, ma buona parte finisce nel cestino. Good Food Bag e altre iniziative (da Legambiente a Cittadinanzattiva) per un cambio rotta