Dal proiettore low-cost al secchiello di pollo fritto che stampa foto dello smartphone: rassegna di diavolerie da fast food sperimentate in giro per il mondo. Con cui ci piacerebbe avere a che fare
Starbucks
Un nuovo concetto di mobilità che sfrutta la tecnologia di guida automatica di Google. La novità introdotta da Tommaso ed Emanuele è una struttura in moduli, capaci di collegarsi l’uno all’altro per offrire al consumatore servizi durante il viaggio.
Bersaglio degli hacker, l’applicazione di Starbucks è diventata un cavallo di Troia per accedere ai conti dei clienti.
Il marchio Motivi si accorda con PowaTag e porta anche in Italia l’acquisto tramite applicazione e la spedizione nelle 48 successive sia dall’interno del negozio sia dall’esterno.