Siglato un accordo tra la numero uno del biotech Amgen, la startup Genenta Science, e l’Ospedale San Raffaele per fare ricerca e sviluppo nella struttura milanese. Una partnership che conferma la crescita del biotech italiano a livello mondiale
tumori
Grazie agli ultrasuoni sarà possibile guardare i più piccoli dettagli di cellule e molecole all’interno del nostro corpo. Ad esempio le cellule neoplastiche di un tumore, ma anche la flora batterica che vive nell’intestino umano.
Google vuole mettere l’intelligenza artificiale e il deep learning al servizio del trattamento dei tumori. Tutto grazie a una startup acquisita nel 2014, DeepMind, e un algoritmo.
NiLiBoRo è un piccolissimo robot-verme che tra circa due anni potrebbe portare un’ondata di cambiamento nella chirurgia dei tumori che riguardano l’orecchio medio e l’osso temporale.
Nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, un team guidato da Silvia Giordani lavora alle “nanocipolle” , nanomateriali e marcatori fluorescenti in grado di navigare verso le cellule tumorali per penetrare al loro interno e facilitarne la cura