Un post di Fabrizio Capobianco, ceo di Tok.tv, che racconta a cosa serve davvero il venture capital per una startup, e perché a molte aziende che in Italia chiamiamo startup forse non serve. Sono Lifestyle companies.
venture capital
A Torino nasce il progetto Ortialti Fonderie Ozanam, per la produzione di vegetali a chilometro zero sul tetto di casa: un orto per pomodori, zucchine, insalata. E con tanti vantaggi ambientali
I fatti più importanti da quando, nel 2012, gli hanno dato il nome di fintech: un fenomeno irrefrenabile, che ha cambiato per sempre il volto (e il ruolo) di banche centrali, banche, finanza, assicurazioni, e non solo…
Le startup europee crescono, prevedono nuovi finanziamenti e assunzioni. L’ecosistema italiano migliora. E’ uno dei più giovani e ha grandi potenzialità, ma si dimostra ancora troppo casalingo
Secondo uno studio di CBInsight nel quarto trimestre 2015 i finanziamenti alle fintech sono crollati del 63%
Quomi, startup già attiva nel food delivery, lanciata dall’incubatore che la supporta nelle strategie (e con una quota). Mercato globale takeaway e del cibo a domicilio verso i 90 miliardi di dollari nel 2019
Lo storico colosso Usa delle minestre in scatola Campbell lancia una società di venture capital. Obiettivo: intercettare il terremoto che sta ridisegnando l’industria alimentare mondiale
Le exit sono state 594, il 65% in più rispetto al 2014. Crescono anche capitali e investimento medio, soprattutto grazie alle acquisizioni. Le Ipo non prendono quota. Tutti i dati in un report di Tech.eu
L’agtech cresce in capitali investiti (4,6 miliardi di dollari) e round chiusi. Il settore, trainato dal food eCommerce, è sempre più variegato. Cambia la geografia, sempre più globale. Ma i numeri raccontano ancora un potenziale inespresso
Il 2015 è stato l’anno del boom di investimenti del venture capital in startup cinesi. Come si è arrivati a questo punto, con la minaccia incombente del crollo delle borse