Osservato speciale è Threads e come verrà usato durante l’anno. Ma vedremo quale sarà il cambiamento demografico degli utenti, il ruolo dell’AI e le sfide legate alla “stanchezza digitale”. Per la rubrica “Che social sarà” Franz Russo prova a delineare i trend del nuovo anno
Mai come in questo anno lo scenario dei social media è destinato a cambiare. Certo, è vero. Questa è la classica frase che si sente dire ogni inizio anno. Come se fosse un auspicio. Il problema è che spesso posi ci si ritrova a fronteggiare una situazione più o meno analoga a quella precedente. Ma l’accelerazione digitale degli ultimi tre anni ha in effetti avuto effetti evidenti anche sui social media. Ricordiamolo, parliamo di strumenti, molto efficaci, di condivisione e relazione che spesso diventano piattaforme di servizi più o meno complessi. E, in alcuni casi, questa progressione non porta buoni frutti. Però, volendo provare a tracciare uno scenario che riguarda i social media per il 2024 comporta, per certi versi, provare a riassumere cosa è stato lo scenario del 2023. Questo per avere più chiara l’evoluzione che vedremo durante i prossimi 12 mesi.
Il panorama social nel 2023
Nel 2023 si è registrato un aumento del tempo trascorso sulle piattaforme social media. Si è passati dai 135 minuti di media al giorno ai 145 minuti. Un aumento che è trainato essenzialmente da due piattaforme. Come TikTok e Instagram, soprattutto per quanto riguarda le implementazioni dei Reels, i video brevi sempre più centrali per la piattaforma di Meta. Dal punto di vista demografico si nota come diverse fasce d’età interagiscano con i social media in modi distinti. Un andamento già notato negli anni precedenti, ma il 2023 è stato l’anno dei più giovani: della GenZ.
Età diverse, social diversi
I giovani (18-29 anni) continuano a dominare in termini di presenza e attività, con una predilezione per piattaforme dinamiche e orientate al video. come TikTok e Instagram. Lo ricordavamo prima. Questo gruppo tende a utilizzare i social media principalmente per intrattenimento e socializzazione. La fascia di età 30-49 anni mostra un utilizzo più variegato, combinando l’intrattenimento con l’informazione e l’uso professionale. Piattaforme come LinkedIn e in piccola parte X (ex Twitter) sono particolarmente popolari in questo segmento per il networking professionale e l’aggiornamento sulle notizie. Gli utenti over 50, invece, tendono a preferire Facebook e in parte YouTube, utilizzandoli per rimanere in contatto con amici e familiari e per accedere a contenuti informativi e di intrattenimento. Interessante notare come questo gruppo abbia mostrato un aumento significativo nel tempo trascorso sui social media rispetto agli anni precedenti, suggerendo un allargamento dell’uso dei social media oltre i confini generazionali tradizionali.
Le piattaforme più cresciute nel 2023
Dal punto di vista delle piattaforme social media, il 2023 ha visto una crescita importante di Snapchat, ancora poco usato nel nostro paese. La piattaforma di Evan Piegel ha i 750 milioni di utenti attivi mensili, superando la soglia dei 400 milioni di utenti attivi giornalieri. Nel nostro paese Facebook, nonostante una certa “stanchezza”, resta comunque la piattaforma di gran lunga più usata, con oltre 36 milioni di utenti registrati; seguita da YouTube; da Instagram e da LinkedIn. Il 2023 è stato l’anno in cui è morto per sempre Twitter, rinascendo in X, la piattaforma di Elon Musk. Quasi sempre da una rinascita sboccia qualcosa di buono, ma, a vedere l’andamento della piattaforma di Musk, non sembra essere proprio così. La guida della piattaforma con il claim “questa è la piattaforma della libertà di espressione” non ha funzionato del tutto. Complice proprio Musk, la piattaforma ha fatto registrare nell’ultima parte dell’anno scorso, la fuga delle grandi aziende che investivano in pubblicità. Una fuga che ha fatto calare le entrate pubblicitarie di oltre il 50%, mettendo a rischio la sostenibilità finanziaria della piattaforma. Il 2024 per il social media sarà un anno di grande cambiamento e, anche, di grande attenzione.
Un po’ di “stanchezza”?
Già, di grande attenzione perché si comincia il nuovo anno con una certa stanchezza e anche una certa ritrosia. Un dato questo che non era stato forse considerato del tutto. Questo perché gli utenti cominciano ad avvertire il perso della iper-informazione. Un continuo flusso di informazioni che spesso diventa un problema da gestire. Gli utenti sono diventati più protettivi nel condividere le loro vite online, diversamente da ciò che accadeva in precedenza. Molti cominciano a pensare che il divertimento dei social media si è svuotato. Per certi versi, le stesse piatteforme social media hanno cominciato ad intercettare questa tendenza, avviata dai più giovani, e hanno iniziato ad investire e a sviluppare soluzioni sempre più orientate alla condivisione più intima e privata. In un sondaggio condotto negli Usa, l’estate scorsa, la società di ricerca Gartner ha scoperto che più della metà degli intervistati crede che la qualità dei social media sia diminuita negli ultimi cinque anni. Gli utenti, tra le motivazioni, hanno citato disinformazione, tossicità dei contenuti e delle conversazioni, e proliferazione dei bot.
Adam Mosseri, capo di Instagram, a luglio ha dichiarato che gli utenti dell’app trascorrevano la maggior parte del loro tempo condividendo messaggi privati. “Tutta la condivisione degli amici si sta muovendo in quella direzione”, ha detto Mosseri in un podcast. “Ci sono più foto e video condivisi nei DM di quanti ne siano condivisi nelle storie”. In risposta a questo trend, Meta ha iniziato a spostare le sue risorse verso la messaggistica, compresi gli sforzi per consentire la crittografia end-to-end per come impostazione predefinita in tutti i suoi servizi di messaggistica. La continua attenzione delle piattaforme verso i creator e la predilizione algoritmica verso contenuti sempre molto curati hanno finito per alimentare insicurezza tra gli utenti. Hanno finito per alimentare un senso di inadeguatezza che li ha spinti verso luoghi più sicuri e intimi. Sempre Gartner stima che il 50% degli utenti abbandonerà, o limiterà in modo significativo, le loro interazioni con i social media nei prossimi due anni. Forse due anni sono ancora pochi, ma è certo che si tratta di un trend che rischia di crescere. Per affrontare le sfide che hanno davanti, a partire dal 2024, le piattaforme social media devono prestare attenzione a questi fattori:
- Enfatizzare la Privacy e la Sicurezza: dovranno continuare a migliorare le loro politiche e tecnologie per proteggere la privacy degli utenti e riconquistare la loro fiducia.
- Combattere le Fake News: implementare strumenti e politiche più efficaci per identificare e limitare la diffusione di informazioni false.
- Favorire contenuti autentici: promuovere la creazione e la condivisione di contenuti autentici e significativi per combattere l’affaticamento informativo e mantenere l’interesse degli utenti.
- Personalizzazione dell’esperienza utente: Offrire agli utenti maggior controllo sul loro feed e sulle notifiche per ridurre il sovraccarico informativo e migliorare l’esperienza complessiva.
E a proposito di nuove tecnologie, il 2024 sarà per i social media un anno su cui le piattaforme dovranno prestare molta attenzione. In particolare, si parlerà sempre più di:
- Realtà Aumentata (AR): Piattaforme come Snapchat e Instagram hanno già integrato la realtà aumentata nei loro filtri e funzionalità interattive. L’AR offre esperienze immersive che migliorano l’engagement degli utenti, permettendo loro di interagire con il mondo digitale in modi innovativi e coinvolgenti.
- Intelligenza Artificiale (AI): L’IA sta diventando un componente fondamentale nei social media, utilizzata per personalizzare l’esperienza dell’utente, ottimizzare i feed di notizie e persino identificare e moderare i contenuti inappropriati. Ad esempio, algoritmi basati sull’IA possono analizzare le preferenze degli utenti e personalizzare i contenuti che vedono, migliorando l’engagement e mantenendo gli utenti attivi sulla piattaforma per periodi più lunghi.
- Chatbot e Assistenza AI: Molti social media stanno integrando chatbot avanzati per migliorare l’interazione con gli utenti. Questi chatbot possono fornire assistenza clienti, suggerimenti personalizzati e persino intrattenimento interattivo, migliorando l’esperienza complessiva degli utenti.
- Blockchain e Social Media Decentralizzati: Ci sono state sperimentazioni con piattaforme basate su blockchain per garantire maggiore trasparenza e controllo dei dati per gli utenti. Questi social media decentralizzati puntano a ridurre la dipendenza da singoli enti centralizzati per la gestione dei dati, dando agli utenti maggiore controllo sulla loro privacy e contenuti.
Threads e i social media decentralizzati
E se parliamo di piattaforme decentralizzate, non si può non parlare di Threads. La piattaforma di Meta, giunta in UE lo scorso 14 dicembre, nasce con l’obiettivo di adottare tecnologie decentralizzate, come sta iniziando a fare e integrare ActivityPub, ossia un protocollo di rete sociale aperto stabilito dal World Wide Web Consortium (W3C) che consente l’interoperabilità tra diverse piattaforme social. Questo protocollo è alla base di una nuova era di social media decentralizzati, che permettono una maggiore trasparenza, sicurezza e controllo da parte degli utenti. Per citare un esempio, Mastodon, la piattaforma decentralizzata che ha conosciuto grande popolarità come “alternativa di Twitter”, utilizza proprio il protocollo ActivityPub. La decisione di integrare ActivityPub rappresenta per Threads, e quindi per Mera, un cambiamento significativo nella strategia di Menlo Park, determinando una evoluzione verso un ecosistema più aperto e connesso. Con questa integrazione, Threads sarà, a breve, in grado di comunicare e interagire con altre piattaforme che supportano ActivityPub, come il citato esempio di Mastodon e WordPress, facilitando nuovi tipi di connessioni e interazioni che vanno oltre i confini delle tradizionali app di social media.
L’evoluzione per professionisti e aziende
Cosa comporterà questo per colo che lavorano nel settore e per le aziende? Sicuramente, bisognerà dotarsi di una grande qualità che è quella della flessibilità. Bisognerà essere proattivi nell’esplorare e sfruttare le nuove piattaforme come Threads. Questo richiede una comprensione delle loro unicità e potenzialità, così come la capacità di adattare i contenuti a formati e audience differenti. La realtà aumentata e l’Intelligenza Artificiale possono dare luogo a nuove opportunità per i professionisti e le aziende. Questo include l’utilizzo di queste tecnologie per creare campagne pubblicitarie più coinvolgenti, migliorare l’analisi dei dati dei consumatori e personalizzare l’esperienza utente.
E poi, in un contesto di crescente stanchezza digitale, è fondamentale che i professionisti focalizzino le loro strategie su autenticità e coinvolgimento. Questo significa creare contenuti che siano davvero in sintonia con il pubblico, promuovendo un dialogo genuino e costruendo relazioni di fiducia. Professionisti e aziende, dovranno affinare ancora di più le loro capacità di adattarsi e sfruttare le tendenze emergenti nei social media. Attraverso un mix di creatività, conoscenza tecnologica e una solida comprensione del proprio pubblico. Con un approccio strategico e orientato ai dati, è possibile progredire efficacemente verso un paesaggio digitale in continua evoluzione e sfruttare le opportunità offerte dai social media per crescere e far crescere le proprie community.