Manila di Giovanni, genovese di mamma filippina, ha vinto il Prix Monte-Carlo Femme 2023. «Nella cittadina 3D si possono aprire negozi, ristoranti stellati, compare case. Un’economia virtuale collegata però alla realtà»
Anche Manila di Giovanni sarà con noi al SIOS23 Winter Edition, che torna giovedì 21 dicembre a Milano nel prestigioso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. Vieni ad ascoltarla dal vivo e iscriviti qui all’evento. Scopri qui tutti gli speaker e il programma dell’evento.
***
A soli 22 anni ha fondato una startup e creato il primo Metaverso al mondo di uno Stato, il Principato di Monaco. Manila di Giovanni, genovese di mamma filippina, ha vinto il Prix Monte-Carlo Femme de l’Année 2023, il premio Donna dell’anno. Di lei ha parlato Touch, il programma di RaiPlay che racconta il futuro, Radio24 in Non mi capisci e il Monaco Daily News. «Perché Monaco? È uno stato piccolo, di soli due chilometri quadrati. Abbiamo ricreato completamente i 5 quartieri della città. Qui si possono aprire negozi, creare ristoranti stellati, compare case. Un’economia totalmente virtuale, parallela, che però è collegata con la realtà. Le aziende possono vendere prodotti e servizi. Il Metaverso diventa una nuova vetrina globale per vendere in tutto il mondo e aumentare il fatturato, McKinzie ha previsto che l’industria del Metaverso costituirà entro il 2030 più del 15% del fatturato di tutto le aziende».
Manila ha fondato la startup DWorld, con il sogno di creare il gemello virtuale di ogni città del mondo. «Ho iniziato ad appassionarmi di realtà virtuale a 11 anni e ho sempre immaginato il mondo in 3D, un mondo immersivo dove capire meglio la realtà. A 17 anni ho scelto l’Università internazionale di Monaco per la laurea in Business Administration. Volevo andare in Cina, fare un anno di università a Shanghai, ho pensato che avevo più probabilità di farcela a Monaco rispetto alla Bocconi di Milano. Questo scambio tra le università è concesso solo a due studenti l’anno, quelli con i voti migliori. Ce l’ho fatta e quei sei mesi in Cina sono stati molto formativi. Oltre a studiare ho potuto fare uno stage in un’azienda di intelligenza artificiale, ho capito quanto contano team e visione. Eravamo incubati in China Accelerator, il primo acceleratore del paese, ed è stata un’esperienza fantastica, Cosi appena rientrata (il giorno prima che la Cina si chiudesse al mondo per la pandemia, 12 gennaio 2020), ho trovato l’idea e trasformato il mio progetto imprenditoriale nella tesi di laurea».
Il Metaverso del Principato di Monaco è stato creato il collaborazione con il Dipartimento Smart City del governo monegasco. Il team è composto da 9 persone. Lei, la founder è la più giovane. Il CTO ha 61 anni. La versione alfa è già disponibile. In questi giorni stanno lanciando la versione Beta. «Grazie a questa tecnologia possiamo capire prima i cambiamenti che stanno avvenendo. Il Metaverso può essere usato come una specie di banco di prova per scegliere le cose da sviluppare per il futuro. I miei clienti sono enti pubblici e aziende private di ogni settore economico. Dall’immobiliare all’hospitality, dal retail al settore eventi. I nomi: Pastor & Reiss, La Table D’Antonio del gruppo Monte Carlo Hospitality Group, UPaint, Daphné Sanremo, la Fondazione del Principe Alberto. Le difficoltà? La mancanza di una regolamentazione, la paura e la diffidenza delle persone di una certa età verso ciò che non conoscono. Ma io non ci faccio peso. Obiettivo: fatturare 1 milione di euro entro l’anno».
Monaco è a due ore di treno da Genova. Manila torna spesso a casa. Sogna di espandere DWorld in Italia, ma non prevede di tornarci a vivere. «Tra le cose che hanno fatto la differenza per me c’è un consiglio che ho ricevuto quando ero ragazzina e vorrei girare ai miei coetanei. Nella vita contano le esperienze che fai e un background internazionale. Essere premiata dal principe Alberto è stata un’esperienza incredibile, ma i premi non sono la vita. E non è con quelli che si fa una startup. Fare impresa significa creare un mondo migliore per le generazioni future. Sono sicura che tra qualche anno il Metaverso diventerà un mezzo per creare una società più democratica permettendo ai residenti e i cittadini di interagire con gli enti pubblici e definire il futuro del loro Paese».