Google ha affermato di avere investito 5 miliardi di dollari per il completamento del suo data center e l’espansione delle strutture cloud a Singapore, con l’impiego di una forza lavoro di oltre 500 persone. Gli investimenti vengono utilizzati per alimentare servizi come la ricerca Google e Maps, ma che cosa ha in mente Big G nel paese asiatico?
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I piani di Google a Singapore
Singapore, per Google, sarà un hub globale dell’intelligenza artificiale dove andare a caccia di talenti. Big G qui è a caccia di centinaia di superspecializzati, che arrivano in prevalenza da India, Australia, Nuova Zelanda e la settimana scorsa ha dichiarato che avrebbe investito 2 miliardi di dollari in Malesia per sviluppare il suo primo data center nel paese. Con AI Trailblazers, un insieme di 43 organizzazioni di settori governativi e industriali (ma in realtà quelle attive sono molte di più) Google qui ha creato le proprie soluzioni di intelligenza artificiale generativa utilizzando lo stack AI di Google.
Singapore hub dell’AI
A scommettere sulla città-stato a sud della Malesia non è soltanto Big G. Lo stesso Governo, attraverso i fondi sovrani Temasek e GIC (Government of Singapore Investment Corporation), con ingenti investimenti, punta a creare una infrastruttura competitiva che faccia di Singapore l’hub asiatico per eccellenza nell’intelligenza artificiale generativa. Qui gli stipendi offerti sono molto attrattivi e le imprese sono agevolate da un regime no tax. La città-stato lo scorso dicembre ha lanciato la National AI Strategy 2.0, versione aggiornata dei suoi piani per espandere l’uso dell’intelligenza artificiale. Un plus è anche la rapida approvazione dei brevetti e AI Verify, lanciato a maggio 2022, il primo framework di test di governance dell’intelligenza artificiale che consente agli utenti di condurre test tecnici sui loro modelli di intelligenza artificiale e di registrare i controlli dei processi. Così Singapore punta a essere tra le città più attrattive per chi fa AI.