Non è da oggi che Amazon punta sull’enorme mercato indiano. La Big Tech americana ha annunciato il via libera al progetto Now a Nuova Delhi: si tratta del servizio di quick commerce con la consegna del pacco nel giro di 10 minuti dall’ordine. In questo caso non occorrono droni per coprire grandi distanze – questo progetto è in corso in tutto il mondo, Italia compresa – bensì serve una capillare rete di piccoli dark store dove stoccare la merce pronta per essere spedita in tempi rapidi. Now è stato lanciato a fine 2024 anche a Bengaluru in India.
Perché Amazon spinge sul quick commerce
Il colosso guidato da Andy Jassy è uno dei player attivi nel subcontinente, ma per il momento nella consegna ultraveloce è costretto a inseguire. Ci sono altre società, come Zepto, in grado di gestire ordini dal proprio sito e soddisfare il cliente in meno di un quarto d’ora. Anche in Europa, soprattutto durante la pandemia, servizi simili si sono diffusi (il caso più celebre è stato quello di Gorillas), ma hanno bruciato troppa cassa dimostrandosi non sostenibili dal punto di vista finanziario.
In India – un Paese enorme da oltre 1 miliardo di abitanti – Amazon impiega dai 2 ai 3 giorni per fare arrivare un pacco a casa. Negli ultimi tempi ha inaugurato nuovi magazzini per soddisfare le richieste nei centri urbani più piccoli. La Big Tech di Seattle è sbarcata in questo angolo dell’Asia nel 2013 e finora vi ha investito 11 miliardi di dollari. Al momento Now è attiva in due città, mentre il servizio del competitor indiano Flipkart è presente in 14.