Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.

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Traffico dei motori di ricerca in calo del 15%
Il traffico mensile dei motori di ricerca è calato del 15% nell’ultimo anno. Mentre Wikipedia ha dimezzato il suo traffico dell’8%, i siti di scienza ed educazione hanno perso il 10% dei visitatori. I siti di salute il 31%e alcuni grandi nomi sono stati pesantemente colpiti: Tripadvisor.com è calato di un terzo; WebMD, che offre rassicurazioni (o allarmi) ai malati, è sceso del 50%.
Il traffico, monetizzato attraverso la pubblicità, è il carburante economico di che spinge la creazione di contenuti e aiuta la creazione delle comunità on line. Se nulla cambierà, rischiamo una tragedia dei beni comuni in versione digitale. La risorsa condivisa del web aperto sarà sfruttata in eccesso, fino all’esaurimento. Se non si ferma questo processo, una delle più grandi conquiste collettive dell’umanità potrebbe essere compromessa per sempre. La tragedia del web sarebbe una tragedia per tutti.
Sarà possibile trovare una alternativa al modello di web che conosciamo? Il web sta diventando meno aperto, con contenuti nascosti dietro paywall o bloccati ai bot. Le aziende di contenuti raggiungono il pubblico tramite canali alternativi alla ricerca: newsletter via email, social media, eventi in presenza. Si stanno espandendo verso audio e video, formati più difficili da riassumere per l’AI. I grandi marchi stipulano accordi di licenza di contenuti con aziende AI. Molti altri, però, non hanno questo potere contrattuale.
Gli innovatori online stanno sperimentando alternative. Alcuni propongono un sistema pay-as-you-crawl, in cui i bot AI pagano per accedere ai contenuti. Altri stanno sviluppando sistemi per tracciare le fonti usate nelle risposte dei chatbot, così da compensare i creatori originali. tutti hanno interesse a fare in modo che la creazione di contenuti venga retribuita. Oggi sono gli editori a protestare, ma se la fonte si prosciuga, anche le aziende AI ne pagheranno le conseguenze.

Le big tech controlleranno tutta l’AI?
Meta ha investito 14,3 miliardi di dollari in Scale AI la principale azienda statunitense specializzata nell’annotazione di dati per l’addestramento di modelli linguistici. Meta acquisisce una quota del 49% e al tempo stesso il talento chiave dell’azienda: il co-fondatore e CEO Alexander Wang che lascia la guida di Scale per unirsi a Meta e contribuire allo sviluppo delle sue iniziative più ambiziose nel campo della superintelligenza artificiale.
Per Meta, l’operazione rappresenta un tentativo concreto di recuperare terreno rispetto a Google, OpenAI e Anthropic, che al momento dominano la corsa all’AI generativa.
Scale AI contestualmente sta affrontando un ridimensionamento significativo: 200 dipendenti vengono licenziati e 500 collaboratori globali perdono il lavoro. Le big tech controlleranno l’intera filiera dell’AI dal dato grezzo al modello di AI? Per Meta, il reclutamento di Alexandr Wang e il rafforzamento interno delle competenze nel data management potrebbero favorire lo sviluppo di modelli sempre più avanzati avvicinando l’obiettivo di una superintelligenza artificiale capace di competere con gli attuali leader di mercato. In questo scenario, la concentrazione del talento e delle risorse tecniche potrebbe trasformare profondamente il modo in cui l’AI viene progettata, distribuita e regolamentata nei prossimi anni. Se, da un lato, questa strategia promette maggiore efficienza e qualità nella filiera dell’AI, dall’altro rischia come sempre di concentrare tutto nelle mani di pochi grandi player.
Netflix investe in podcast con l’AI
Netflix ha annunciato di avere iniziato a utilizzare l’AI nei film e nelle serie che produce. Durante la conferenza della presentazione dei risultati finanziari, il co-CEO Ted Sarandos ha dichiarato che la piattaforma ha mostrato le primissime immagini finali generate da AI apparse su schermo in una serie argentina chiamata “El Eternauta”. Grazie all’uso dell’Intelligenza artificiale, la scena è stata completata dieci volte più velocemente rispetto all’uso di strumenti tradizionali per gli effetti visivi, e a un costo inferiore.

L’AI rappresenti un’opportunità incredibile per aiutare i creatori a realizzare film e serie migliori, I creatori di Netflix stanno già vedendo i vantaggi dell’AI nella fase di produzione, attraverso il pre-visualization e la pianificazione delle inquadrature, e naturalmente negli effetti visivi. In futuro l’entertainment potrebbe diventare appannaggio dell’AI? In passato, solo i progetti ad alto budget potevano permettersi effetti avanzati come il ringiovanimento digitale”, ha spiegato durante la call.
Il co-CEO Greg Peters ha aggiunto che Netflix sta utilizzando l’AI generativa anche in altri ambiti, tra cui la personalizzazione, la ricerca e la pubblicità, e che l’azienda intende lanciare pubblicità interattive nella seconda metà dell’anno. All’inizio del 2025, la società ha introdotto una funzione di ricerca potenziata da AI.
Nel secondo trimestre, Netflix ha riportato un fatturato di 11,08 miliardi di dollari, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente, e un utile di 3,13 miliardi di dollari. Ha inoltre comunicato che gli utenti hanno guardato oltre 95 miliardi di ore di contenuti nella prima metà del 2025.
ChatGPT agent sostituirà l’uomo?
ChatGPT agent, è il nuovo agente di intelligenza artificiale a uso generale in ChatGPT. L’agente può navigare automaticamente nel calendario di un utente, generare presentazioni e slideshow modificabili, ed eseguire codice.
ChatGPT agent, unisce diverse funzionalità già presenti in strumenti agentici precedenti di OpenAI, tra cui la capacità di Operator di cliccare nei siti web e la capacità di Deep Research di sintetizzare informazioni provenienti da decine di siti in un unico report di ricerca conciso. OpenAI dichiara che gli utenti potranno interagire con l’agente semplicemente scrivendo comandi in linguaggio naturale all’interno di ChatGPT.

Il nuovo agent sarà distribuito per i piani Pro, Plus e Team di OpenAI. Per attivare lo strumento, sarà sufficiente selezionare la modalità “agent mode” dal menu a tendina degli strumenti in ChatGPT. L’AI si trasformerà presto in un agente capace di svolgere compiti al posto nostro? Il nuovo agente può accedere ai connettori di ChatGPT, consentendo agli utenti di collegare app come Gmail e GitHub, così come trovare informazioni rilevanti per i prompt. OpenAI dichiara che ChatGPT agent ha accesso a un terminale, e può usare API per interagire con determinate applicazioni.
OpenAI suggerisce che gli utenti possono usare ChatGPT agent per “pianificare e acquistare gli ingredienti per una colazione giapponese per quattro persone”, così come per “analizzare tre concorrenti e creare una presentazione”. Queste capacità richiedono che l’agente sappia navigare tra siti web, pianificare un’azione e usare strumenti — compiti molto più complessi rispetto a quelli che OpenAI aveva affrontato finora con altri agenti.