I videogiochi tricolore crescono di numero. Sviluppato dalla startup bresciana Elf Games di Fabiola Allegrone e Piero Dotti, in collaborazione del team con lo studio creativo Luna2 di Riccardo Accattatis e Francesca Presentini, in arte RichardHTT e Fraffrog, questo nuovo titolo strega grazie al suo comparto artistico
Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2023 potrebbe essere davvero un ottimo anno per le software house e le startup italiane del videoludo, in lenta ma progressiva crescita nel numero e nei singoli fatturati. L’anno sarà iniziato infatti da soli 11 giorni e già debutterà un titolo prodotto nel cuore del nostro Paese: Children of Silentown. Naturalmente, abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima.
Children of Silentown, la recensione dell’avventura grafica italiana
Sviluppato dalla startup bresciana Elf Games di Fabiola Allegrone e Piero Dotti, in collaborazione col team creativo Studio Luna2 di Riccardo Accattatis e Francesca Presentini, in arte e su YouTube RichardHTT e Fraffrog, Children of Silentown è un videogame che non fa certo mistero di ispirarsi, stilisticamente, alle opere di Tim Burton.
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L’intera avventura è difatti intrisa di un umorismo macabro e malsano e gli stessi personaggi, così come le locations, rimandano in modo spesso prepotente ai film più amati del visionario artista californiano.
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In Children of Silentown seguiremo le vicissitudini di Lucy, che ha avuto la sfortuna di crescere in un villaggio piuttosto inquietante, circondato da una fitta e lugubre foresta abitata da mostri.
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Naturalmente gli adulti non parlano volentieri né della foresta né delle misteriose sparizioni che si verificano a cadenza regolare in città, ma qualcosa dentro di Lucy la spinge a indagare e l’avventura ha proprio inizio così, con la nostra giovane eroina in procinto di ficcanasare in qualcosa di molto più grande di lei.
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Children of Silentown, la paura ti fa bello
Soprassedendo com’è nostra consuetudine sugli ulteriori sviluppi della sinossi per non spoilerarvi nulla della trama, dal punto di vista meramente ludico Children of Silentown si presenta come un punta e clicca piuttosto tradizionale, con paesaggi da setacciare alla ricerca di oggetti da usare o combinare per risolvere i numerosi enigmi ambientali che si frapporranno tra voi e i titoli di coda.
Il team lombardo ha dato fondo alla fantasia buttando dentro al gioco un buon numero di minigames e rompicapi utili a spezzare le fasi esplorative. Molti indovinelli, poi, saranno in un certo senso sonori, ma di più non vogliamo dirvi per non rovinarvi la sorpresa. Non è una sorpresa, di contro, il fatto che la punta di diamante di questa produzione italiana sia rappresentata dal versante artistico a tutto tondo, grafico e sonoro. Children of Silentown è davvero un gioiellino.