Tensione ai massimi livelli tra Berlino e Pechino. Nella giornata di ieri, martedì 8 luglio, il ministero federale degli Affari Esteri tedesco ha convocato l’ambasciatore cinese Deng Hongbo per chiedere spiegazioni sul perché la Cina abbia puntato un laser contro un aereo militare tedesco.
La schermaglia tra la Cina e la Germania
L’incidente sarebbe avvenuto a inizio luglio. Il velivolo tedesco secondo la ricostruzione del governo tedesco era impegnato nella missione europea Aspides nel Mar Rosso, con l’obiettivo di tutelare le rotte marittime dagli attacchi degli Houthi, il gruppo sciita sostenuto dall’Iran che controlla il nord-ovest dello Yemen paralizzando il traffico marittimo da e per l’Europa.

Durante un volo di ricognizione condotto dalla Bundeswehr, le forze armate tedesche, l’aereo intento in un regolare volo di sorveglianza, è stato colpito da un laser proveniente da una nave militare cinese. Il ministero della Difesa tedesco ha sottolineato che non ci sono state comunicazioni preventive, contrariamente a quanto previsto dalle norme internazionali.
Le proteste tedesche
Secondo la ricostruzione, dopo essere stato colpito dal laser proveniente dalla nave militare della Cina, il velivolo tedesco ha interrotto immediatamente la missione per precauzione e l’aereo è atterrato in sicurezza in una base a Gibuti. «Mettere a rischio il personale tedesco e costringerci così a interrompere la missione è inaccettabile», ha scritto in un post su X il ministero degli Esteri tedesco. Al momento non sono chiare le motivazioni dell’incidente e la Cina non ha ancora fornito una risposta ufficiale.
Un accadimento simile nel 2020, quando la flotta del Pacifico degli Stati Uniti denunciò che una nave da guerra cinese aveva puntato un laser contro un aereo di pattugliamento aumentando le tensioni tra Washington e Pechino. Anche in quell’occasione la Cina negò ogni addebito.