La Unit è composta da Bocconi, Bicocca, Politecnico e Statale
Poco più di un mese fa Nicolas Chaillan, ex chief software officer del Pentagono, ha rilasciato un’intervista al Financial Times nel quale sottolineava che, ormai, la Cina avrebbe battuto gli Stati Uniti nella battaglia sull’intelligenza artificiale. Due termini che contengono un mondo intero fatto di ricerca e sviluppo, investimenti pubblici e privati, interessi e rischi etici dovuti alla violazione della privacy. Cinque anni fa il leader russo Vladimi Putin si era addirittura spinto a dire che chi deterrà l’AI più forte governerà il pianeta. In un simile scenario che ruolo può giocare l’Europa? Nella giornata che annuncia la nascita di un polo d’eccellenza formato da quattro atenei milanesi come Bocconi, Bicocca, Politecnico e Statale, andiamo a scoprire che cos’è ELLIS, acronimo di European Laboratory of Learning and Intelligent Systems. Le università sopracitate hanno deciso di diventarne una delle Unit attive nel vecchio continente. Annunciato a Palazzo Marino, il piano punta a creare il CERN dell’intelligenza artificiale anche grazie alle eccellenze italiane. Nata nel 2018, ELLIS è l’associazione che riunisce i migliori scienziati e accademici europei di intelligenza artificiale con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo scientifico sul tema in Europa.
Italia ed Europa più forti sull’AI
«Bisogna far sì che l’Europa diventi attore centrale nel settore dell’intelligenza artificiale – ha dichiarato Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi -. L’aspetto più importante è che i quattro atenei sono stati reputati eccellenze su cui puntare». Ciascuno per le proprie competenze, verticali o generaliste, ha ampie possibilità di giocarsi le proprie carte all’interno di un consorzio chiamato a fare massa critica. Ragionando come ecosistema di laboratori e centri di ricerca. A testimonianza dell’importanza di questo passaggio che ufficializza la nascita dell’Unit di ELLIS a Milano è intervenuto anche il sindaco, Beppe Sala. «Non ci vantiamo di essere una città universitaria. E facciamo male – ha premesso il primo cittadino -. L’Europa è un contenitore che cambierà la nostra realtà. Bisogna competere con la voglia di dominio americano e cinese su queste materie. Quel che l’Europa può garantire è la capacità di mantenere un equilibro sui tanti temi toccati dall’intelligenza artificiale».
Privacy e AI etica
Il riferimento è non soltanto alle opportunità di sviluppo – dalla sostenibilità alla digitalizzazione – ma anche ai nodi ancora da sciogliere. Nel corso della conferenza stampa odierna è infatti emerso quanto l’Europa sappia produrre quadri normativi che poi vengono presi a modello all’estero (vedi l’esempio della GDPR sulla privacy). Proprio su questioni analoghe, così delicate, soggetti come ELLIS possono contribuire a dare credibilità e contenuti al dibattito e ai cantieri aperti sull’AI. La presenza di quattro atenei storici e dinamici come Bocconi, Statale, Politecnico e Bicocca rappresenta una garanzia del fatto che le questioni etiche non verranno messe in secondo piano nel processo di sviluppo.
Rincorrere le Big Tech
Inutile nasconderselo: Big Tech come Amazon e Google investono da anni miliardi di dollari e hanno messo in piedi team con centinaia di talenti nei campi dell’AI. Il ritardo accumulato dall’Italia non può essere però visto come palla al piede. Da Milano è già partito un percorso sinergico. «L’intelligenza artificiale è un tema troppo grande per esser affrontato dai singoli – ha concluso Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano – Quattro università unite sono un moltiplicatore di risultati. Come parte di ELLIS ci candidiamo a diventare un polo d’eccellenza sulla parte algoritmica dell’AI».