Obbligo di mascherina e guanti sugli aerei, misurazione della febbre al check in. Niente controllori e vietata la vendita di biglietti su treni e bus
Sarà una Fase 2 per pochi. Chi può lavorare in smart working dovrà continuare a stare a casa. Potranno aprire solo determinati esercizi commerciali e alcune industrie. In totale, viene anticipato da indiscrezioni, la bozza per la Fase 2 predisposta da Vittorio Colao prevederebbe di rimettere sui mezzi appena il 15% degli utenti rispetto alla situazione pre – pandemia. La possibilità che molti lavoratori decidano di usare i mezzi propri potrebbe persino spingere i Comuni ad accettare deroghe all’accesso delle zone a traffico limitato, permettendo quindi gli spostamenti urbani su automobili di proprietà e non solo in sharing. Ma ecco le anticipazioni sulla Fase 2.
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Sarà misurata la febbre in aeroporto
Esattamente come nei giorni immediatamente precedenti alla chiusura del Paese, nella Fase 2 si avrà la misurazione della temperatura con il termoscanner sia per i passeggeri in partenza sia in arrivo – con l’ipotesi di farlo al terminal partenze e alla discesa del velivolo-, obbligo del rispetto del distanziamento anche sull’aereo, dove i viaggiatori dovranno tenere mascherina e guanti, sanificazione (in base al traffico) di tutti gli spazi negli aeroporti cercando di separare nettamente arrivi e partenze sono fra le misure previste nella bozza di lavoro del ministero dei Trasporti alla cabina di regia della Fase 2 che l’ANSA ha potuto visionare.
© Viminale
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Niente più controllori sui treni?
Per quanto riguarda le misure che saranno predisposte per treni e bus, invece, è in studio della task force la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo. Tali iniziative sarebbero previste in una bozza di lavoro del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la Fase 2 relativa alla regolamentazione anti contagio da Coronavirus nel settore del trasporto, a quanto apprende sempre l’ANSA.
La sala di controllo dell’ATM, l’azienda di trasporti di Milano
Inoltre, dialogando con il Corriere della Sera, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aveva anticipato che in metro potrebbero essere apposti adesivi lungo i vagoni entro cui sostare per rispettare il distanziamento sociale anche nella discesa dal mezzo (si potrà stare solo seduti) e una analoga segnaletica orizzontale guiderebbe gli spostamenti nei corridoi e indicherebbe dove fermarsi sulle banchine in attesa della metropolitana.
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Trenord: per salire sul treno fila scaglionati come al supermarket
Per garantire la sicurezza e il distanziamento richiesto dalle misure anticovid Trenord non potrà «trasportare più del 30-40% dei passeggeri che trasportavamo prima dell’emergenza coronavirus». La stima è di Marco Piuri, amministratore delegato della società che gestisce il trasporto ferroviario regionale in Lombardia. «E perché possano essere rispettate le norme anti-contagio – ha spiegato in un’intervista – questa utenza deve essere spalmata nell’arco della giornata. Prima del coronavirus – ha aggiunto – trasportavamo 82 mila pendolari al giorno, ma 350mila di questi, il 42,7% del totale, si concentravano in sole 4 ore di servizio: dalle 6 alle 8 e dalle 17 alle 19» e questo «nella Fase 2 non potrà avvenire».
Per questo Trenord ha iniziato a parlare degli orari con Camere di Commercio e associazioni di categoria. Ma ha anche inviato «questionari a 550 mila pendolari e faremo altrettanto con 500 imprese convenzionate» per valutare le loro esigenze. Di certo «deve esser chiaro fin da ora che per alcuni mesi non sarà più possibile arrivare in stazione all’ultimo minuto e salire sul treno ma – ha avvisato Piuri – occorrerà imparare a mettersi in fila proprio come al supermercato». Al momento l’azienda sta cercando di lavorare a sistemi di prelazione visto che i posti sui suoi treni non sono numerati. E alla app di Trenord sarà aggiunta una funzione «che avviserà i pendolari dello stato di riempimento dei treni e farà sapere – ha aggiunto – se consigliamo di salire o no». La sua previsione comunque è che ci vorranno due anni per riconquistare tutta l’utenza.