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Una criptovaluta applicabile al settore no profit, così da renderlo più sicuro e trasparente. Si chiama AidCoin, è un’idea italiana – anche se realizzata da un team internazionale – che proprio oggi fa il suo ingresso sul mercato, o ICO (Initial Coin Offering).

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La nuova valuta vuole sfruttare la tracciabilità dell’infrastruttura alla base delle monete elettroniche, la blockchain, per spingere il flusso delle donazioni in beneficenza. Un problema oggi molto sentito. Tanto che, secondo i sondaggi, la stima delle organizzazioni benefiche è andata calando negli ultimi anni. Anche a causa di alcuni scandali che ne hanno minato la credibilità.

Il Bitcoin della “charity”

Con AidCoin molte cose cambieranno. Le catene di “blocks” permetteranno di tracciare le transazioni, i trasferimenti di fondi verranno effettuati in criptovalute e gli “smart contracts” funzioneranno come assicurazione per chi fa una donazione. Una sorta di Bitcoin dedicato al mondo della beneficenza, dunque. Dietro cui, infatti, c’è CharityStars, la piattaforma che permette di raccogliere online denaro per iniziative benefiche mettendo all’asta appuntamenti con personaggi famosi o beni di loro proprietà.

 

AidCoin, la cui ICO in fase di pre-sale ha raccolto oltre 8K di Ethereum, è un token standard (ERC20) che mira a trasformarsi nel principale strumento per le donazioni. Anche grazie alla piattaforma AidChain, che fornisce una varietà di servizi e permetterà ai donatori di convertire, al tasso di cambio attuale, qualsiasi tipo di criptovaluta (Bitcoin, Ethereum, Litecoin, ecc.) in AidCoin.


AidCoin in TAG

Proprio in vista dell’appuntamento di oggi, ieri Talent Garden Calabiana ha ospitato una giornata dedicata al tema dell’ICO. Cos’è? Com’è possibile lanciarne una? Cosa serve per sfruttare il potenziale di questa innovativa modalità di fundraising per startup e aziende?

“AidCoin è un caso da prendere come riferimento per tutto l’ecosistema italiano”, afferma il CEO di Talent Garden, Davide Dattoli. “Di sicuro il mondo delle blockchain andrà incontro a cambiamenti repentini, ma la tecnologia in sé offre incredibili opportunità”.

 

Un pensiero condiviso anche da Francesco Nazari Fusetti, co-founder CharityStars e AidCoin. “Forse ora c’è un eccessivo entusiasmo, soprattutto nei confronti di strumenti con valutazioni troppo elevate. Ma a lungo termine i security token e le loro evoluzioni daranno il via ad una vera rivoluzione”.

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