La Polizia Postale consiglia «di diffidare da informazioni che arrivano attraverso sms, email, o messaggistica istantanea»
Nei mesi scorsi diversi report hanno denunciato l’impennata delle truffe online. Con mezzo mondo chiuso in casa, perennemente collegato a device, i criminali hanno evidentemente aumentato la mole di mail e messaggi per frodare più persone possibili. L’ultimo caso è stato segnalato dalla Polizia Postale, che ha smascherato la truffa di un falso bonus famiglia da 500 euro che sarebbe stato erogato da Poste Italiane. Come si legge sul sito ufficiale si tratta di «un messaggio whatsapp , apparentemente inviato da Poste italiane», che «promette la distribuzione di un bonus famiglia di 500 euro. Al destinatario si chiede di verificare di essere nella lista e di rispondere a tre domande. Poi viene invitato a inviare il messaggio ad almeno 30 contatti».
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Bonus famiglia e altri fake: i consigli per evitare le truffe
Quando si parla di truffe online è facile sbeffeggiare chi viene imbrogliato, dandogli del credulone. In realtà la casistica riguarda tutti, anche le persone più attente o quelle che, pur lavorando online e sul pc, possono comunque cadere nella rete dei criminali. La Polizia Postale per questo «consiglia di diffidare da informazioni che arrivano attraverso sms, email, o messaggistica istantanea, evitando accuratamente di eseguire le operazioni che vengono richieste o di aprire gli allegati o link contenuti nel messaggio, ma di verificare sempre le informazioni dal sito ufficiale digitandolo manualmente dalla barra degli strumenti».
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Non è un caso che il falso bonus famiglia da 500 euro che circola in questi giorni in diverse chat di WhatsApp faccia leva proprio sulle effettive necessità di molti italiani, colpiti dalla crisi seguita alla pandemia. I criminali sanno che, inviando “n” messaggi, potranno fare breccia in alcune situazioni fragili, dove l’impeto dovuto alla sorpresa di poter ricevere una somma simile – promessa per di più in contanti – può in realtà giocare brutti scherzi.