Dopo i fatti di Capitol Hill, Menlo Park è corsa ai ripari
Facebook ha annunciato che sono stati bloccati tutti gli spot riguardanti accessori per armi ed equipaggiamento militare sulla piattaforma. Ma non si tratta di un ban permanente, bensì di una misura che rimarrà in vigore almeno fino al 22 gennaio, ovvero due giorni dopo il giuramento di Joe Biden. Domani, mercoledì 20 gennaio, l’ex vice di Barack Obama diventerà il 46esimo presidente degli Stati Uniti in una Washington blindata. La Guardia Nazionale è sul campo per evitare disordini e un secondo tempo di quanto visto il 6 gennaio proprio a Capitol Hill (cinque morti a seguito dell’irruzione fomentata dal linguaggio incendiario di Donald Trump).
Leggi anche: USA, i Big Tech che hanno finanziato Joe Biden con milioni di dollari
Facebook: ban temporaneo
Da tempo su Facebook non sono disponibili più pubblicità di armi, ma erano invece ancora possibili campagne di advertising mirate su prodotti legati alle armi da fuoco. Pochi giorni dopo l’annuncio di bancarotta della National Rifle Association (NRA) – la nota lobby delle armi – il social network ha inflitto un altro colpo ai difensori del secondo emendamento (quello che negli Stati Uniti riconosce il diritto per i cittadini di detenere armi). Come si legge sulla Reuters, la decisione di Menlo Park è però temporanea. Due giorni dopo il giuramento di Biden sulla piattaforma potrebbero dunque tornare campagne di advertising di questo tipo.
Leggi anche: USA, l’insediamento di Biden su Twitter. Trump lascia @POTUS
In un tornante della storia cruciale per il destino dei social network, il dibattito è incentrato sulla qualità del dibattito pubblico sulle piattaforme. Twitter ha cacciato per sempre Donald Trump e ha eliminato decine di migliaia di profili legati alle folli teorie complottiste del movimento QAnon; altri social, come YouTube, hanno preso misure analoghe. I critici hanno però sottolineato che questo attivismo corale da parte delle società è apparso strumentale e tardivo, dopo anni di lassismo. Una volta chiuso il capitolo dell’insediamento di Biden, resterà da capire quali saranno i prossimi passi di Facebook (torneranno gli spot legati al mondo delle armi?) e di tutta la galassia social.