“Caro governo sono le 6 di sera, un bar milanese sta chiudendo e ancora non sa se alle 6 di domani mattina potrà riaprire. Quando glielo facciamo sapere?”
Se tra Governo e rappresentanti delle comunità territoriali sul modo di gestire l’emergenza sanitaria c’era un abisso di vedute, l’ultimo Dpcm non ha certo appianato il solco. Anzi. Anche perché a oltre 18 ore dalla firma del testo e a meno di sei dall’entrata in vigore delle nuove zone rosse, il ministero della Salute non ha ancora comunicato quali saranno le Regioni costrette al lockdown e quali finiranno nelle zone arancioni e verdi, facendo ulteriormente spazientire i presidenti delle istituzioni locali, a iniziare dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha abbandonato i modi cortesi che lo contraddistinguono per protestare aspramente contro l’esecutivo di Giuseppe Conte.
Zone rosse, queste sconosciute
“Caro governo sono le 6 di sera, un bar milanese sta chiudendo e ancora non sa se alle 6 di domani mattina potrà riaprire. Quando glielo facciamo sapere?”, ha scritto alcuni minuti fa sul proprio profilo Instagram il primo cittadino di Milano, la città che si appresta a diventare epicentro di questa seconda ondata di Coronavirus.
Già questa mattina, sempre attraverso i social, Sala aveva polemizzato contro il Dpcm: “Il Presidente del Consiglio ha firmato il nuovo DPCM che contiene le misure di contenimento del contagio a livello nazionale e ulteriori misure, più stringenti, per le aree a “rischio alto”, fra le quali pare evidente ci sarà la Regione Lombardia e la nostra città. […] Si tratta certamente di misure severe. […] Continuerò a battermi affinché gli aiuti a favore di tutte le categorie penalizzate dalla chiusura vengano immediatamente erogati. Per questo sono pronto da subito a farmi portavoce delle loro istanze in tutte le opportune sedi. Nel frattempo ho dato mandato di sospendere il pagamento di Area C e dei parcheggi sulle strisce blu”. Quindi aveva concluso: “Milano anche questa volta rispetterà le decisioni del Governo e lavorerà unita per uscire al più presto da questa difficile situazione. Ogni giorno da Palazzo Marino mi assicurerò che ciò avvenga”.