Si apre una nuova bagarre tra Amazon e l’amministrazione Trump dopo che il megastore online è stato biasimato dal governo USA per aver avuto l’intenzione di esporre gli aumenti dei prezzi alla luce dei dazi decisi da Trump. Adesso Amazon rigetta le accuse e sostiene di non aver «mai preso in considerazione» la possibilità di esporre nel prezzo dei suoi prodotti il costo dei dazi.
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Che cosa contesta la Casa Bianca ad Amazon?
A riportare la notizia è Bloomberg, che cita un portavoce della società spiegando che la «squadra che gestisce il negozio ultra low cost Amazon Haul ha considerato l’esposizione del costo dei dazi solo su alcuni prodotti». La Casa Bianca ha criticato, sulla base delle indiscrezioni riportate da Punchbowl, la decisione di Amazon di mostrare il costo dei dazi. Quello di Amazon è un «atto ostile e politico», ha commentato la portavoce USA Karoline Leavitt, aggiungendo che «non mi sorprende perché Amazon ha siglato una partnership con un braccio della propaganda cinese».