Mentre negli Stati Uniti Elon Musk ha dato da tempo il via alla corsa verso Marte per trasformare l’umanità in una specie multi planetaria, in UK c’è una startup con un obiettivo altrettanto ambizioso: consentire prima ai ricercatori e poi, chissà, alle persone comuni di abitare all’interno di unità abitative sott’acqua per molti giorni consecutivi.
«L’obiettivo è vivere nell’oceano, per sempre. Per avere insediamenti umani permanenti in tutti gli oceani del mondo», ha spiegato al Guardian il COO dell’azienda Deep Mike Shackleford. La startup, dal nome evidentemente collegato alla propria mission, è finanziata da un investitore – di cui nessun sa il nome – per dare una nuova casa all’uomo sulla Terra. Una Atlantide tech su cui al momento c’è un investimento da 100 milioni di sterline.
Deep, la startup che vuole portare l’uomo a vivere sott’acqua
La Ceo di Deep si chiama Kristen Tertoole ed è a capo di una società innovativa al lavoro per calare in un lago artificiale, situato nel Gloucestershire (vicino Bristol), là dove un tempo c’era una cava calcarea. Qui partiranno i test per immergere unità abitative all’interno delle quali – per ora – vivranno e opereranno soltanto ricercatori per 28 giorni a una profondità di 80 metri.
Come si legge sul Guardian, queste strutture abitative puntano a portare l’uomo a vivere a 200 metri di profondità, con l’obiettivo primario di potenziare la ricerca sugli oceani. Come ha spiegato in un’intervista alla BBC il COO Mike Shackleford si stima che il 91% delle specie marine debba ancora essere scoperta.
Busy few weeks at DEEP. Sub 007 is now back at Campus, having undergone a comprehensive survey by DNV and Cayman Islands Shipping Registry. Test dives ran every system through its paces and now work begins on Sub 006. https://t.co/NULPGeWVQt pic.twitter.com/TJqkZJ8RI9
— DEEP (@UnumSumusMare) November 13, 2024
Per quanto l’esplorazione spaziale rappresenti ad oggi la nuova frontiera, che pone l’uomo di fronte all’ignoto, Deep ha di fronte a sè una missione altrettanto sfidante. «Una volta che sei lassù – ha detto Shackleford riferendosi allo spazio – è un ambiente relativamente benigno», mentre sott’acqua «ogni cosa vuole ucciderti».
Per quanto complicato, vivere sott’acqua sembra più alla portata dal punto di vista temporale rispetto che a raggiungere Marte. Tanto per cominciare perché per andare sul Pianeta Rosso è necessario prima colonizzare la Luna. Deep, invece, punta a stabilire una presenza dell’uomo sott’acqua a partire dal 2027. Non sarà comunque facile: la vita in quelle condizioni richiederà tanti accorgimenti per fare i conti con la pressione, l’assenza di luce e – come dire – un senso di claustrofobia non indifferente.