Dopo i commenti entusiasti – di Trump e Sam Altman – dagli Stati Uniti arrivano i primi attacchi a DeepSeek. Se in un primo momento sia la Casa Bianca sia OpenAI avevano evidenziato l’importanza di avere un competitor che alzasse il livello della qualità, spingendo le aziende americane a vincere la corsa all’AI, nelle ultime ore Washington ha parlato di prove di una sorta di “imbroglio” da parte della startup cinese che nei giorni scorsi ha fatto crollare i titoli tecnologici (Nvidia su tutti) grazie al proprio software low cost e open source.
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Cosa ha detto la Casa Bianca su DeepSeek?
L’AI e crypto czar della Casa Bianca, David Sacks, è intervenuto sulla questione DeepSeek che nel frattempo è diventata l’app più scaricata negli Stati Uniti. Come si legge su TechCrunch, dove si cita un’intervista a Fox News, Sacks ha parlato di prove secondo cui la società cinese avrebbe sfruttato la tecnologia di OpenAI, usando la tecnica della cosiddetta distillation.
AI & Crypto Czar @DavidSacks says there's "substantial evidence" that DeepSeek distilled knowledge out of OpenAI's model. pic.twitter.com/e3ppKa2UWJ
— CAPITAL (@capitalnewshq) January 28, 2025
La “distillazione” della conoscenza è un metodo di apprendimento automatico che mira a trasferire gli apprendimenti di un grande modello pre-addestrato a un altro più piccolo. Secondo Sacks sarebbe un furto, anche se non ha mostrato ancora le prove di questa accusa.
Come ha scritto il Sole 24 Ore, Oltreoceano la Marina militare ha intanto proibito ai propri membri e funzionari di utilizzare l’AI di DeepSeek, per ovvie ragioni di sicurezza. Nelle scorse ore il Garante della Privacy ha poi inoltrato alla startup cinese alcune richieste di chiarimento riguardo all’addestramento dell’algoritmo e al trattamento dei dati.
Insomma, la questione DeepSeek è diventata alla svelta un caso anche di natura politica. Essendoci dietro una società cinese, Washington potrebbe attrezzarsi per impedire che la società sbaragli i competitor a stelle e strisce. Stando a quanto dichiarato l’azienda avrebbe speso appena 5,6 milioni di dollari per produrre il proprio LLM, anche se gli esperti giudicano improbabile, se non impossibile, una cifra così contenuta.