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L’Ipo del momento parla anche italiano: il fondatore di King  Entertainment, società editrice dell’applicazione Candy Crush, è il 47enne Riccardo Zacconi. Nato a Roma, vive a Londra ed è stato inserito dal Guardian nella classifica degli uomini più potenti del settore dei media.

Sulla scia del successo del 2013, anno in cui l’applicazione del gioco di caramelle è risultata essere la più scaricata su App store, la sua società è in procinto di sbarcare in Borsa al New York Stock Exchange. Le 22,2 milioni di azioni sul piatto verranno vendute a un prezzo compreso fra i 21 e i 24 dollari. Il valore dell’azienda andrebbe a toccare in questo modo 7,56 miliardi di dollari.

Prima di gridare al rischio bolla (qui le perplessità sulla vendita di Whatsapp) conviene dare un’occhiata conti: 568 milioni di dollari di utile e 1,8 miliardi dollari di fatturato nel 2013. I giochi di King sono gratuiti, ma per sbloccare livelli o ottenere ulteriori abilità bisogna mettere mano al portafoglio.

Zacconi ha un altro asso nella manica: è riuscito a brevettare il termine ‘candy’ e potrà utilizzarlo in maniera esclusiva in digitale e non solo. L’unico timore è relativo al precedente poco felice di Zynga. Tallonata da soluzioni più nuove, Candy Crush compresa, ha visto il suo valore dimezzarsi nel giro di tre anni. Con i numeri evidenziati in queste infografiche, e soprattutto con tutto il merchandising che si può associare alla parola ‘candy’, King.com sta provando a scrivere un’altra storia.

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